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SCUOLA: FIDAE E AGESC, URGONO FINANZIAMENTI PER LA PIENA PARITÀ SCOLASTICA

Per arrivare alla “piena parità scolastica”, occorre una “effettiva parità economica” garantita dal “finanziamento pubblico per il pubblico servizio dell’istruzione”, che secondo la nuova legge “viene effettuato non solo dalle scuole statali, ma anche dalle scuole paritarie”. E’ l’appello rivolto dalla presidenza nazionale della Fidae (Federazione istituti di attività educative), portavoce delle circa 3 mila scuole cattoliche primarie e secondarie sparse in tutte le regioni del nostro Paese, che in una nota ribadisce ancora una volta “l’urgenza di procedere verso il traguardo definitivo della effettiva parità scolastica, che garantisca la libertà di scelta dei genitori per il percorso formativo dei propri figli senza discriminazioni di carattere giuridico o economico nel sistema nazionale di istruzione”, come sollecitato dalla risoluzione sulla libertà d’insegnamento del Parlamento europeo, di cui quest’anno ricorre il 20° anniversario.

In particolare, secondo la Fidae, le novità della riforma Moratti devono essere “consolidate” con l'”effettiva parità economica” già a partire dalla prossima legge finanziaria, in modo da poter raggiungere “quel civile traguardo da decenni raggiunto nei Paesi dell’Unione europea e in quasi tutti i Paesi dell’Europa orientale: il finanziamento pubblico per il pubblico servizio all’istruzione, che viene effettuato non solo dalle scuole statali, ma anche dalle scuole paritarie”. A citare il “buono scuola” per le famiglie delle scuole paritarie, promesso dal governo nella finanziaria 2003 ma non ancora erogato, è Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche), che in proposito parla di “promessa non mantenuta”, e informa che “tutto è fermo alla Corte dei Conti”, mentre “per le risorse previste in finanziaria 2004 ancora nulla è stato fatto”. Sir