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Scuola e disabilità: Istat, nelle aule 272.167 alunni con sostegno (il 3,1% del totale)

«Soltanto il 32% delle scuole – si legge nel report – risulta accessibile dal punto di vista delle barriere fisiche: più critica la situazione del Mezzogiorno dove il 26% di scuole è a norma. Il quadro peggiora se si considera la presenza di barriere senso-percettive che ostacolano gli spostamenti delle persone con limitazioni sensoriali: la percentuale di scuole accessibili scende al 18%, anche in questo caso la quota più bassa si registra nelle regioni del Mezzogiorno (13%)».

Stando ai dati diffusi, una scuola su quattro risulta carente di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con sostegno. Contrariamente a quanto previsto per un percorso didattico inclusivo, la collocazione delle postazioni informatiche in classe risulta poco frequente (43% delle scuole).

Per quanto riguarda gli insegnanti per il sostegno, «emerge una maggiore dotazione di insegnanti per il sostegno nelle regioni del Mezzogiorno (1,3 alunni per insegnante)». «Il 36% degli insegnanti per il sostegno – spiega l’Istat – viene selezionato dalle liste curriculari poiché la graduatoria degli insegnanti specializzati per il sostegno non è sufficiente a soddisfare la domanda».

«La continuità del rapporto tra docente per il sostegno e alunno non risulta ancora garantita – afferma il Rapporto  -: il 41% degli alunni ha cambiato insegnante rispetto all’anno precedente mentre il 12% lo ha cambiato nel corso dell’anno scolastico».

Su un totale di 272.167, gli alunni con sostegno che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado sono poco più di 165mila (3,7% degli alunni iscritti). Notevoli, rileva l’Istat, le differenze di genere: 213 maschi ogni 100 femmine.

«Il problema più frequente – prosegue il report – è la disabilità intellettiva che riguarda il 46% degli alunni con sostegno; seguono i disturbi dello sviluppo e quelli del linguaggio (rispettivamente 25% e 20%). Molti gli alunni che hanno più di un problema di salute (48%)».

Gli alunni osservati fruiscono in media di 14 ore settimanali di sostegno. A livello territoriale il numero di ore è maggiore nelle scuole del Mezzogiorno – mediamente 3 ore in più – rispetto a quelle rilevate nelle scuole del Nord. Quelli con gravi problemi di autonomia dispongono mediamente di 12,9 ore settimanali di assistenza all’autonomia e alla comunicazione (al Nord ricevono mediamente 3 ore di supporto in più rispetto al Mezzogiorno).

«Circa il 5% delle famiglie di alunni con sostegno – spiega l’Istat – ha presentato negli anni un ricorso al Tar per ottenere l’aumento delle ore. Nel Mezzogiorno la percentuale di ricorsi è doppia rispetto a quella del Nord (rispettivamente 6% e 3%)».

Per il 9% degli alunni con sostegno, gli ausili didattici utilizzati a scuola risultano poco o per nulla adeguati alle loro esigenze.

Un ultimo dato riguarda la partecipazione alle gite d’istruzione con pernottamento degli alunni con sostegno che vi prendono parte «raramente»: 24% nella scuola primaria e 40% nella scuola secondaria di primo grado, prevalentemente a causa della presenza della disabilità.