Per la formazione integrale della persona è importante dare vita ad un patto tra le istituzioni offrendo spazio anche alle credenze religiose di cui occorre riconoscere la valenza pubblica. Ad affermarlo, questo pomeriggio a Roma, il cardinale presidente della Cei Angelo Bagnasco, intervenuto alla presentazione del IX Rapporto sulla scuola cattolica In ascolto degli studenti, curato dal Cssc (Centro studi per la scuola cattolica). Il patto educativo tra scuola, famiglia e istituzioni ha proseguito il card. Bagnasco deve essere riconosciuto nei fatti e dunque anche a livello economico garantendo un’autentica libertà di scelta, senza condizionamenti o aggravi. Il presidente della Cei ha sottolineato che, al contrario di quanto avviene in altri Paesi europei, in Italia il cammino verso la parità scolastica è ancora incompleto e incerto. Per questo occorre creare un sistema capace di valorizzare tutte le risorse educative , riconoscendo pari dignità alle iniziative che nascono dalla società civile con il ruolo di garanzia dello Stato. Garantire la parità scolastica in un sistema pubblico integrato ha osservato significa costruire una concezione più autentica e matura della nostra convivenza civile. La convinzione che la scuola cattolica sia veramente un patrimonio irrinunciabile della comunità cristiana e della tradizione culturale del nostro Paese è stata espressa questo pomeriggio a Roma dal card. Angelo Bagnasco, intervenuto alla presentazione del IX Rapporto sulla scuola del Cssc. In una società complessa e policentrica nella quale si fatica a proporre modelli valoriali condivisi, compito della scuola, ha osservato il cardinale, è anche offrire ai giovani valori da scoprire e interiorizzare. Per questo occorre porre al centro della proposta educativa un progetto umano capace di orientare gli studenti verso la scoperta positiva del senso della vita, ma ciò richiede che gli insegnanti si pongano come validi punti di riferimento. L’istruzione e l’educazione ha proseguito il card. Bagnasco appartengono al compito scolastico fondamentale. Al centro del dibattito sulla riforma della scuola occorre porre la centralità della persona; noi vescovi faremo una riflessione approfondita su questo tema sempre più centrale dell’educazione; un tema urgente che chiama in causa, in primis, scuola, famigli a e società civile.Sir