Italia

SCUOLA, AGESCI: “SERVONO INVESTIMENTI, NON TAGLI”

“Un progetto complessivo chiaro e condiviso da realizzarsi attraverso processi non più interrotti, ma continui e perciò controllabili e verificabili; un tempo-scuola adeguato, per esercitare appieno il compito di costruire cultura; il rispetto e la valorizzazione del ruolo e della figura del docente”. E’ quanto chiede l’Agesci, l’associazione guide e scout cattolici italiani, che conta più di 177.000 soci, per la scuola italiana che si trova a vivere “un delicato momento”. In un comunicato diffuso oggi l’associazione critica l’uso del “decreto legge” e “l’apposizione della fiducia nella sua fase di conversione”, e chiede inoltre “percorsi di legalità, civiltà, responsabilità che, accompagnandosi a regole chiare, facciano della nostra scuola il luogo dove diritti e doveri siano appresi e vissuti come garanzia di vita degna e densa per tutti”. Riguardo all’università l’Agesci si dice convinta della “necessità di una riforma dell’intero sistema di istruzione pubblica” e per questo “coinvolgere in tale disegno di riforma tutte le componenti che interagiscono con il mondo della scuola, docenti, famiglie e quanti sono impegnati nell’educazione dei giovani; non vi è riforma possibile che non muova da un modello condiviso e da scelte e indirizzi pedagogicamente fondati. Il sistema dell’istruzione merita una politica di investimenti e non di tagli”.

SIR