Vita Chiesa
Scozia, card. O’Brien rinuncia a diritti cardinalato. Vescovi scozzesi: azione giusta
«Il Santo Padre ha accettato la rinuncia ai diritti e alle prerogative del cardinalato, espresse nei canoni 349, 353 e 356 del Codice di Diritto canonico, presentata, al termine di un lungo itinerario di preghiera, da sua eminenza il signor cardinale Keith Michael Patrick O’Brien, arcivescovo emerito di Saint Andrews and Edinburgh».
Lo si legge in un comunicato del Decano del Collegio cardinalizio. «Con questo provvedimento – prosegue la nota -, Sua Santità manifesta a tutti i fedeli della Chiesa in Scozia la sua sollecitudine pastorale e li incoraggia a continuare con fiducia il cammino di rinnovamento e di riconciliazione».
In una nota diffusa oggi la Conferenza episcopale scozzese parla di «un’azione senza precedenti» ed annuncia al Paese che «il cardinale O’Brien si è rimosso dalle funzioni chiave che riguardano l’ufficio del Cardinale: l’elezione di un futuro Papa e l’assistenza del Santo Padre nel governo della Chiesa universale». E spiega che «il cardinale O’Brien sarà ridotto a una vita strettamente privata senza ulteriori partecipazione agli eventi pubblici, religiosi o civili». L’arcivescovo Leo Cushley di St. Andrews e Edimburgo ha detto: «Come la maggior parte delle persone sa, Papa Francesco è un uomo buono e di preghiera e si fa guidare dalla giustizia e dalla misericordia. La decisione del Santo Padre è pertanto giusta, equa e proporzionata». Ed ha aggiunto: «Il comportamento del cardinale O’Brien ha afflitto molti, demoralizzato i fedeli cattolici e ha reso la Chiesa meno credibile agli occhi di coloro che non sono cattolici. Pertanto riconosco e accolgo con favore le sue scuse a coloro che sono colpiti dal suo comportamento e anche al popolo della Scozia, in particolare alla comunità cattolica».
La Conferenza episcopale spiega che «l’annuncio di oggi segue la decisione presa da Papa Francesco di mandare un inviato personale, l’arcivescovo Charles Scicluna, in una missione di studio in Scozia lo scorso anno. Sulla base di tale inchiesta – il cui contenuto è pienamente conosciuto solo da Papa Francesco e dall’arcivescovo Scicluna – il Santo Padre ha preso la sua canonica conclusione. La decisione del cardinale O’Brien – si legge ancora nel comunicato – è stata presa dopo una discussione privata con Papa Francesco ed è stata preceduta da un periodo di preghiera e di penitenza, in modo da consentire al cardinale di riflettere sulla sua cattiva condotta».
Mons. Cushley aggiunge: «Da parte mia, vorrei esprimere il dolore e il rammarico a coloro che più hanno sofferto a causa delle azioni del mio predecessore. Ho anche voluto rendere omaggio a coloro che hanno avuto il coraggio di farsi avanti per parlare con l’arcivescovo Scicluna. Mi auguro ora che tutti noi colpiti da questo episodio triste e deplorevole possiamo abbracciarci in spirito di perdono, l’unico spirito che può guarire ogni amarezza e dolore che ancora resta».
La Conferenza episcopale scozzese fa infine sapere che il card. O’Brien continuerà a vivere fuori dalla Scozia. È ammessa solo la possibilità di rientrare per motivi di cura che richiedono un soggiorno residenziale.