Si apre domani a Rinkaby, nel Sud della Svezia, il 22° World Scout Jamboree, incontro mondiale degli scout che proseguirà fino al 7 agosto. 38.000 i partecipanti attesi, tra i quali vi sono 1.700 italiani dell’Agesci e del Cngei, espressione rispettivamente dello scoutismo cattolico e di quello aconfessionale. Simply scouting, semplicemente scout, è il tema scelto per questa edizione, evento educativo per la promozione della pace e della differenza culturale, evidenziano gli organizzatori, che verrà declinato secondo tre concetti chiave: incontri, natura, solidarietà. Baden Powell racconta al SIR Roberta Vincini, capocontingente italiana dell’Agesci realizzò il primo Jamboree nel 1920, in un mondo a pezzi reduce dalla Prima guerra mondiale. Lui voleva dar vita a un mondo di pace, e quest’intento è ancora oggi alla base dell’esperienza scout. Vogliamo incontrare l’altro e apprezzare le differenze. Gli scout spiega Vincini sono presenti in tutti i Paesi del mondo tranne Cuba e la Cina e tutti sono rappresentati al Wsj in Svezia. In più, le organizzazioni scoutistiche espressione delle diverse confessioni religiose sono qui impegnate a mettere in evidenza un’esperienza controcorrente, del vivere non solo rispettando l’altro, ma con la curiosità di conoscerlo.Sir