Toscana
Scout, con una legge regionale fare campeggio sarà più facile
di Simone Pitossi
Una legge regionale a sostegno degli scout. Quali gli obiettivi? Innanzitutto rimuovere divieti e velocizzare i percorsi di autorizzazione al campeggio con uno sportello unico. E in secondo luogo valorizzare l’attività di campeggio per il forte valore educativo e formativo riconoscendola a pieno titolo come parte fondamentale dei percorsi turistici e della continuità educativa nel tempo libero. Primo firmatario della proposta «Disposizioni per lo svolgimento dei campeggi scout in Toscana» è il consigliere Nicola Danti del Partito democratico. Ma il sostegno alla legge regionale è davvero ampio: tra le firme in calce si va da Marco Carraresi (Udc) a Monica Sgherri (Rifondazione comunista), da Pier Paolo Tognocchi (Pd) ad Alberto Magnolfi (Pdl), da Roberto Benedetti (An) a Marco Montemagni (Comunisti italiani), da Alessia Petraglia (Sinistra democratica) a Fabio Roggiolani (Verdi). Insomma la gran parte dei partiti presenti in Consiglio. «Con la nostra proposta di legge spiega Danti vogliamo introdurre nella normativa regionale disposizioni che consentano l’agevolazione dell’organizzazione dell’esperienze scoutistiche, proprio in virtù del loro alto valore educativo e formativo, e nello stesso tempo dare risposte a certe difficoltà, riscontrate particolarmente nel rispetto di certi obblighi legislativi e divieti, o nella pletora di soggetti istituzionali con cui l’organizzazione del campeggio deve ordinariamente confrontarsi, spesso in tempi ristretti, per poter realizzare la propria attività. Insomma bisogna dare più fiducia agli scout, alle loro serietà e capacità di autorganizzazione e, inoltre, favorire la cooperazione tra le amministrazioni locali e gli stessi scout per favorire iter autorizzativi più veloci e ragionevoli». «Ringraziamo i consiglieri regionali sottolinea Matteo Spanò, responsabile regionale Agesci, gli scout cattolici per questa proposta di legge che ci aiuta a fare meglio il nostro servizio. E ci fa piacere che il nostro ruolo sia riconosciuto a livello regionale anche dalle istutizioni. Con questa proposta di legge viene stabilito in modo chiaro quali sono le regole alle quali ci dobbiamo attenere: e questo ci responsabilizza molto di più. Ma nello stesso tempo ci aiuta a snellire certi passaggi che prima erano troppo burocratici. La speranza è che presto questa proposta diventi legge regionale». Soddisfazione anche per Simone Silvestri, responsabile regionale Cngei (Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani), gli scout laici: «Le novita più grosse contenute sono due. Lo sportello unico presso l’amministrazione comunale che ci renderà la vita molto più facile nell’organizzare i campeggi. In secondo luogo il protocollo di intesa fra amministrazioni pubbliche e altri soggetti interessati finalizzato a garantire l’espletamente dei processi di rispettiva competenza nell’autorizzazione allo svolgimento dei campeggi scout». Norme insomma che aiuteranno un movimento, quello scoutistico, in continua crescita soprattutto nel settore dei bambini come confermato da Spanò e Silvestri. Il testo è attualmente nella Quinta commissione consiliare e, secondo Danti, dovrebbe «avere un iter spedito grazie all’ampio sostegno bipartisan ricevuto». Infine, la proposta di legge, segnalano i promotori, non prevede oneri diretti sul bilancio regionale e prevede, all’insegna della massima semplificazione, due soli atti amministrativi a carico della giunta regionale: l’approvazione di uno schema di domanda valido per tutto il territorio regionale e la definizione del testo del protocollo.