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SCIENZA E VITA: ANCHE SULLA QUESTIONE DELL’ABORTO SELETTIVO SAREMO SUPERATI DAI CINESI?

«Il caso dell’aborto selettivo effettuato all’ospedale San Paolo di Milano conclusosi con l’aborto anche della bambina affetta da sindrome di Down, dopo che per un errore è stato praticato l’aborto sulla gemella sana, non può che confermare l’orrore per una pratica che, soprattutto in casi emblematici come questi, mostra il suo vero volto eugenetico». Così le associazioni Scienza & Vita di Firenze, Siena, San Miniato e Pisa – Livorno. «Nel caso avvenuto a Milano emerge con chiarezza l’ipocrisia del linguaggio che utilizza il termine interruzione volontaria della gravidanza, o peggio ancora il suo acronimo IVG, per descrivere quella che in realtà è la pratica di sopprimere il nascituro – continua la nota – . Nell’aborto selettivo la gravidanza non viene interrotta, anzi viene condotta a termine, ma solo per il bambino risparmiato, perché la vera interruzione messa in atto è quella della vita di uno dei bambini che la donna porta nel suo grembo, selezionato sulla base del suo essere ammalato, con l’impudicizia di definire “terapeutico” tale procedimento. Mentre rimangono interamente aperte le implicazioni giuridiche, il caso in questione suscita una motivata apprensione per i pericoli di una strisciante ed avanzante mentalità utilitaristica all’interno delle società occidentali, che vede nella perfezione della persona il criterio di accettabilità sociale; speravamo che fosse stata ripudiata dopo gli orrori che aveva promosso, ma invece rialza la testa e si fa in molti modi sempre più aggressiva, dietro una falsa veste di solidale pietà».  «Contemporaneamente al caso milanese giunge la notizia che la Cina, dove a causa dell’aborto selettivo milioni di bambini di sesso femminile vengono eliminati prima della nascita, varerà leggi contro tale pratica – conclude la nota . Ce ne rallegriamo, ma non possiamo non essere preoccupati pensando che, a fronte di un progresso etico nel paese asiatico, le radici morali dell’Italia sono gravemente minacciate. Saremo anche in questo superati dai cinesi?».