Toscana
Scienza e tecnologia i nuovi poteri
Ed è per questo che il cammino verso la prossima Settimana sociale, in programma a Bologna nell’autunno del 2004, farà tappa a Firenze, in questo mese di giugno, per discutere di «Speranze e timori della scienza e della tecnologia». A coordinare l’incontro il rettore della Lumsa, Giuseppe Dalla Torre, il quale ci spiega che «il seminario si inserisce all’interno di una serie di seminari in preparazione alla Settimana sociale dei cattolici italiani. L’intento, all’interno appunto di questo percorso, è proprio quello di valutare alcuni tra i nuovi poteri emergenti, vale a dire i poteri scientifico e tecnologico. Perché il problema di fondo resta quello della democrazia tra vecchi e nuovi poteri. L’idea è che le forme tradizionali, ad esempio i poteri politici, lo Stato, sono in fase di declino o di destrutturazione, mentre ci sono poteri nuovi che emergono come quello scientifico-tecnologico, quello massmediale…. Poteri per i quali si pone il problema di un controllo democratico. Attualmente, infatti, non sono soggetti a nessuna partecipazione democratica, a nessuna forma di controllo come avviene invece per l’esercizio del potere politico».
Quando si parla del potere dei mass media, tutto è abbastanza chiaro perché sappiamo del loro influsso sulla mentalità e quindi sulle scelte delle persone. Ma quale sia il reale potere della scienza e soprattutto in quali forme si manifesti e quali siano le conseguenze, è molto meno evidente.
«Eppure, per quanto riguarda il potere della scienza, basterebbe pensare spiega Dalla Torre alle scelte dei percorsi sui quali si sviluppa la ricerca: chi opera queste scelte? In base a quali criteri? Negli interessi di chi? Con quali finanziamenti? Qui non si tratta di imbavagliare nessuno, il discorso è un altro: è molto più sottile. Ci abbiamo messo due secoli per costruire delle forme di controllo in senso positivo, forme di partecipazione, di trasparenza dell’esercizio del potere politico. Penso alle moderne costituzioni, ai diritti fondamentali, ai parlamenti, ai referendum…, tutta una serie di istituti che si sono sviluppati nel corso dei decenni. Oggi però il potere sfugge dal potere politico. Ci sono i nuovi poteri: l’economia, i media, la scienza e la tecnologia. E questi poteri sono essenzialmente autoreferenziali e insofferenti d’ogni regola».
Il seminario fiorentino (in programma sabato 21 giugno presso il Palazzo Incontri della Cassa di Risparmio di Firenze, in via dei Pucci, 1) si propone in questo senso di approfondire la conoscenza delle nuove e più avanzate frontiere della scienza e della tecnologia per comprenderne le logiche interne di sviluppo e la possibilità di una regolamentazione, non lesiva della giusta e necessaria autonomia, bensì rispettosa di fondamentali esigenze di tutela di valori inviolabili.