Vita Chiesa

SCHEDA: Benedetto XVI, tra i predecessori con questo nome il papa della pace

Il cardinale Joseph Ratzinger ha scelto il nome di Papa Benedetto XVI. Ma chi erano e cosa hanno fatto i papi “Benedetto” che lo hanno preceduto? L’ultimo, papa Benedetto XV, salì al soglio pontificio il 3 settembre 1914 e dopo soli cinque giorni, esattamente l’8 settembre, il nuovo papa indirizzò al mondo cattolico l’esortazione “Ubi primum”, auspicando la cessazione della guerra, appena scoppiata, e il 1° novembre successivo emanò l’enciclica “Ad Beatissimi Apostolorum Principis”, tutta incentrata sul concetto della pace, intesa come cessazione della guerra e giusto riassetto dell’ordine internazionale, minata dalla mancanza di mutuo amore tra gli uomini. Papa Benedetto XV condannò l’egoismo nazionalistico, l’odio di razza e la scristianizzazione della società. Il pontefice patrocinò un’assistenza imponente per lenire i grandi dolori causati dalla guerra. Inviò soccorsi alle popolazioni più colpite come quelle del Belgio, del Montenegro, dei Maroniti del Libano, nonché ai cristiani di Siria e ai profughi russi. Le relazioni diplomatiche internazionali della Santa Sede ebbero con Benedetto XV uno sviluppo così notevole da raddoppiare quelle dei suoi predecessori (passarono da 14 a 27). Papa Benedetto XV dette nuovo vigore ai rapporti con l’Oriente cristiano, istituendo la Congregazione per le Chiese orientali ed agli Studi con la Congregazione dei Seminari e delle Università degli studi. Il primo papa “Benedetto” fu eletto probabilmente il 13 luglio 574 e morì solo dopo quattro anni di Pontificato nel luglio del 579. E’ santo invece papa Benedetto II, descritto come uomo austero e generoso. Tra i papi “Benedetto” figurano anche tre “antipapi”: il primo papa Benedetto X eletto nel 1058, poi papa Benedetto XIII, di nobile famiglia aragonese e, infine, papa Benedetto XIV, eletto segretamente nel 1425. Interessante il Pontificato di papa Benedetto XIV che salì al soglio pontificio nell’agosto del 1740: da una parte spiccò per la dinamica di politica estera che fruttò una serie di concordati e dall’altra si caratterizzò per un’intensa attività all’interno dello Stato pontificio incoraggiando la moralizzazione della vita religiosa e dando una forte spinta missionaria, soprattutto verso la Cina e l’India. (Sir)