Due giorni sono passati in allegria e in compagnia con il gruppo «Angeli della Speranza» della concattedrale di Sansepolcro a Gavignano per riflettere sulle nostre scelte. È stato proprio questo il tema fondamentale del nostro incontro nella casetta di Gavignano circondata da tranquillità e paesaggi infiniti. È stata questa la nostra scelta: restare insieme, condividere i momenti belli e brutti e discutere della vita.Ogni giorno ci troviamo davanti a delle scelte che magari non portiamo avanti per paura di sbagliare. Ma questo non è giusto,nella vita lo sbaglio più grosso è in sé la paura di sbagliare. Ciascuno può cambiare il suo destino solo se la scelta che fa la decide con il cuore, perché è solo così che si può credere in un futuro migliore. Molti penseranno che con un tema così importante siano venute fuori discussioni o litigi e invece gli abbiamo saputo dare abbastanza importanza affrontandolo tutti insieme.Non è semplice da capire, ma provate a chiudere gli occhi: pensate ad un gruppo di amici al bar che organizzano il sabato sera per stare tutti insieme. Come vi sembrano? Io li vedo annoiati, stanchi della monotonia e non sanno cosa fare di nuovo. Cominciano a parlare dell’università, di un amore finito, di un amore iniziato, di una morte improvvisa, di una vita appena nata. Parlano di scelte, perché involontariamente ogni giorno facciamo scelte giuste o sbagliate, ogni giorno viviamo la nostra vita, ogni giorno siamo noi.Questo per noi è stato il ritiro, un incontro con la vita che osserviamo con occhi di un bambino perché spesso la visione reale della vita ci fa paura e lo sentiamo fino nel profondo dei nostri cuori. Abbiamo visto un film e ascoltato una canzone sulla vita di tutti i giorni proprio perché crediamo seriamente nella scelta. Quella scelta che comporta sacrifici ma anche soddisfazioni, quella scelta che saremo sempre costretti a fare per continuare quel cammino chiamato «vita». E come appunto dice la canzone di Ligabue che abbiamo ascoltato: «Quando tocca a te, tocca a te».Sofia Cesari