Una tendopoli è solo una precaria risposta per offrire un tetto in attesa di un trasferimento dei profughi, che deve essere prontamente superata da un efficace programma di accoglienza e la creazione di centri spalmati sul territorio italiano, in modo da non gravare solo sull’isola che rischia di trasformarsi in una polveriera. Lo scrive in una lettera inviata al presidente Napolitano mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento. A proposito degli sbarchi a Lampedusa fa notare che i trasferimenti vanno immediatamente potenziati per decongestionate il centro d’accoglienza e per evitare sia il turbamento dell’ordine pubblico che il collasso dell’economia locale, fondata essenzialmente sul turismo. Lampedusa deve essere un luogo di transito per gli immigrati e non un luogo di accoglienza duratura altrimenti l’isola rischia l’implosione, afferma il presule, che chiede più collaborazione tra gli enti istituzionali ed un ruolo più attivo dell’Unione Europea per un’azione che salvaguardi i diritti dei migranti come quelli dei cittadini lampedusani. Di qui la necessità di soluzioni concrete che tutelino, insieme, i diritti umani fondamentali degli immigrati e gli interessi dei Lampedusani, che vogliono continuare a vivere in modo dignitoso di turismo, senza rinunciare al principio dell’accoglienza che li ha contraddistinti.Sir