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SARS, L’OMS RIVEDE AL RIALZO IL TASSO DI MORTALITA’
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha rivisto al rialzo il tasso di mortalità del virus della Sindrome respiratoria acuta e severa, la Sars, passando da un modesto 4% iniziale ad un ben più preoccupante 15%, con punte quasi del 50% nella popolazione con oltre 65 anni (meno dell’1% per gli individui al di sotto dei 24 anni; 6% tra 25 e 44 anni; 15% tra i 44 e 64 anni). A giovedì, la Sars aveva contagiato, nel mondo, oltre 6.900 persone, uccidendone almeno 500.
Il tasso di mortalità non è uniforme, ma varia a seconda dell’età e della nazione in cui si è contratta la malattia. Il tasso più alto, per ora, è stato registrato in Canada con punte del 17%. Seguono Hong Kong (11-17%), Singapore (13-15%) e la Cina, il cui range è compreso tra il 5% e il 13%. Ultimo il Vietnam, il cui tasso di mortalità si attesta all’8%.
“Credo che chi abbia più di 45 anni debba usare particolari cautele ed evitare di recarsi nelle nazioni maggiormente colpite dall’epidemia o entrare in contatto con persone che provengano da quei Paesi”, afferma Dan Epstein, funzionario dell’organizzazione pan-americana dell’Oms. Per chi è al di sotto dei 45 anni, avverte Epstein, la revisione del tasso di mortalità non equivale all’imperativo di prendere maggiori precauzioni.