Toscana

Sant’Anna di Stazzema: Mattarella, «difendere libertà, diritti e solidarietà da ogni minaccia»

«Il commosso saluto della Repubblica si unisce a quello di tutti gli italiani e di tutti gli europei che considerano irrinunciabile quel patrimonio di libertà, di diritti, di solidarietà – aggiunge – che, dopo la Liberazione, i nostri popoli sono riusciti a costruire e che siamo sempre chiamati a difendere da ogni minaccia». Il 12 agosto del 1944, nel piccolo paese in provincia di Lucca, vennero uccisi 560 civili, soprattutto donne, vecchi e bambini: 130 tra le vittime avevano meno di 14 anni. Indagini successive dimostrarono che non si trattò di una rappresaglia ma di un atto di terrorismo con l’obiettivo di annientare la popolazione spezzando ogni collegamento tra i civili e le formazioni partigiane presenti in zona. «Una spietata ferocia si accanì allora su bambini, donne, anziani inermi, spezzando sentimenti e speranze, oltraggiando i loro corpi, occultando ogni segno di umanità negli stessi aguzzini – afferma Mattarella -. A tanto può giungere la violenza, l’odio, la smania di dominio: questa memoria consegna alle nostre coscienze un monito che mai può essere cancellato». Infine, il Capo dello Stato ha ricordato anche «la fermezza e la dignità mostrate dalla popolazione di Sant’Anna nel ricostruire la comunità dopo l’immane tragedia e nel trasmettere ai giovani il ricordo e i valori fondamentali della vita». Fatti che «hanno consentito di accumulare tesori preziosi per il Paese intero, il suo tessuto democratico, la sua cultura di pace».