Cultura & Società

Sant’Anna di Stazzema, il gesto riparatore di Maren e Horst

di Andrea BernardiniGaleotta fu una visita al Parco della Pace di Sant’Anna di Stazzema in Alta Versilia. Maren e Horst Westermann, due musicisti professionisti che lavorano per le orchestre sinfoniche di Dussendorf ed Essen, conobbero qui il direttore del Museo della resistenza, Ennio Mancini. I due restarono visibilmente commossi dal racconto dell’eccidio perpetrato dai nazisti il 12 agosto del 1944. Si incontrarono altre volte. Proposero ed ottennero un gemellaggio tra studenti italiani e tedeschi e, con l’orchestra del ginnasio di Essen che suonò nei luoghi della Memoria, portarono il primo onore ai Caduti versiliesi. Fu in questa occasione che notarono che la chiesa di Sant’Anna era (e lo è ancora oggi) priva del suo organo, il cui suono aveva animato le celebrazioni eucaristiche prima di quella strage. Cos’era successo? Nella chiesa di Sant’Anna, il giorno dell’Eccidio – racconta a Toscanaoggi Ennio Mancini – si rifugiarono in molti, ritenendola zona franca. I nazisti, al contrario, entrarono in chiesa, rastrellarono i presenti, lanciarono una bomba in prossimità dell’acquasantiera e, pensando che tra le canne dell’organo fossero nascosti alcuni versiliesi, presero a sparare contro quello strumento. L’organo fu tolto nei giorni seguenti come altri oggetti che portavano i segni di quell’episodio e che, in qualche modo, avrebbero potuto ricordarlo. Ora, a distanza di quasi sessant’anni, i due musicisti intendono riportarne uno nuovo in quella piccola chiesa del paese. Come? «I due musicisti stanno promuovendo concerti di beneficenza – commenta il parroco del paese don Marco Marchetti – e così facendo raccolgono fondi per ridare questo strumento alla nostra chiesa e, con esso, un segno di pace e di riconciliazione tra i popoli».L’idea ha trovato terra fertile sia in Germania che in Italia. Cristiane Kohl, corrispondente italiana per il Suddeutsche Zeitung, già nel 1999, ottenne notevole risonanza pubblica con un considerevole articolo sui crimini del nazismo in Italia.

«In sintonia con questa idea e col favore del Pastore della comunità evangelica di Essen – Rellinghausen – ricordano Maren e Horst Westermann – abbiamo potuto contare su un ulteriore appoggio: il consiglio presbiterale ha messo a disposizione un numero di conto corrente per le donazioni e le offerte in Germania». Un conto corrente è stato aperto anche in Versilia: eventuali contributi potranno essere versati al c/c 730184 della Banca di Credito Cooperativo della Versilia e della Lunigiana (Codice Abi 8726, Cab 70250) intestato a Comune di Stazzema (occorrerà indicare nella causale «Un organo per Stazzema», ndr). In esso confluiranno, di certo, due consistenti contributi del Consiglio regionale toscano.

Intanto, dopo i primi concerti ad Essen del febbraio 2002, in presenza di Ennio Mancini e rappresentanti del comune di Stazzema, altri concerti sono stati ospitati in altre città tedesche ed in Toscana a Sant’Anna di Stazzema, Stazzema, Pietrasanta e Pisa.

E, in quest’anno, a Essen, Brema, Friburgo ed altrove. Il nuovo organo per la chiesa di Sant’Anna di Stazzema – dice ancora Ennio Mancini – dovrebbe essere integrato nel concetto del parco della pace per poter unire ragazzi di tutto il mondo per corsi di musica e concerti in comune. Perché la musica – dice Maren Westermann – è una lingua universale che non ha bisogno di parole, come ha già dimostrato il grande maestro Daniel Barenboim con i suoi incontri annuali di giovani musicisti israeliani e palestinesi che ogni anno formano un’orchestra sinfonica per una serie di concerti. Un primo tentativo c’è già stato lo scorso anno in occasione di un campo per la pace, quando due ragazzi coetanei di Farnocchia in comune di Stazzema e di Tirscheneruth in Baviera hanno suonato insieme nella chiesa di Sant’Anna di Stazzema.

Il costruttore dell’organo sarà Glauco Ghilardi di Lucca. Il costo si aggira sui duecentocinquantamila euro.E nei luoghi dell’Eccidio si svolge, ormai da otto anni, anche un campo di educazione alla pace. Lo promuovono il gruppo Jagerstatter per la nonviolenza, il Comune di Stazzema, il Comitato per le onoranze ai Martiri di Sant’Anna di Stazzema e il Centro interdipartimentale di Scienze della Pace dell’Università degli Studi di Pisa.Quest’anno il campo metterà a tema l’Africa: il traffico d’armi, lo sfruttamento delle risorse, il neocolonialismo, il ruolo delle istituzioni internazionali e delle religioni. Obiettivi del campo: fornire una informazione accurata e difficilmente disponibile sulla realtà centrafricana, anche tramite il racconto e la condivisione di esperienze concrete. E creare una rete di interessi e relazioni interpersonali tra i partecipanti e relazioni tra istituzioni locali ed alcune delle realtà africane. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a Silvia Nannipieri, tel. 050-544519/ 335-529289888 o a Carmela Tassoni, telefono 050-543584/ 339-8362876.(nella foto il monumento ai caduti nella strage nazista)