Toscana

SANTA SEDE SU ESPERIMENTI NUCLEARI: URGENTE E NECESSARIA L’INTERDIZIONE GLOBALE

“L’entrata in vigore e l’implementazione del Trattato sull’interdizione globale degli esperimenti nucleari (Ctbt) sono urgentemente necessari”. Lo ha detto mons. Michael W. Banach, alla guida della Delegazione della Santa Sede che ha partecipato nei giorni scorsi a Vienna alla V Conferenza per facilitare l’entrata in vigore del Ctbt. Richiamando le precedenti dichiarazioni della Santa Sede in materia, nel suo intervento, reso noto oggi, mons. Banach afferma che “nel mondo contemporaneo, segnato dalla minaccia del terrorismo e dalla crisi nelle relazioni e nelle organizzazioni internazionali”, le misure “adottate per combattere il terrorismo nucleare e, più in generale, gli strumenti” per “impedire alle organizzazioni criminali e ad altri attori di possedere armi di distruzione di massa devono essere i benvenuti”. Allo stesso tempo “gli Stati devono riprendere il processo di disarmo nucleare”. Per l’esponente della Santa Sede “i test nucleari, dettati dal desiderio di sviluppare armi sempre più sofisticate” sono “indicativi di una cultura di guerra e di morte” che “mette a rischio non solo la pace, ma tutta l’esistenza della famiglia umana”.

Definendo “troppo deboli per convincere” le argomentazioni con cui gli Stati “giustificano i test nucleari”, mons. Michael W. Banach, intervenuto nei giorni scorsi a Vienna alla V Conferenza per facilitare l’entrata in vigore del Ctbt, ha affermato che “la dichiarazione di una generale messa al bando” di questi esperimenti “è un dovere della comunità internazionale verso tutti i popoli”. Considerati “i rischi legati agli esperimenti e alle armi nucleari, è tempo – ha detto – che la comunità internazionale faccia una decisa opzione per una cultura di vita e di pace”. “Occorre – ha aggiunto – anche una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte della comunità scientifica, la cui preziosa esperienza dovrebbe essere posta al servizio della famiglia umana” e non “del desiderio di dominio e distruzione”. La messa al bando dei test nucleari è inoltre “un dovere delle attuali generazioni verso quelle future” per la conservazione “della razza umana e dell’ambiente” ha concluso l’esponente vaticano, richiamando le parole di Benedetto XVI in occasione del 50° anniversario dello statuto della Iaea, nello scorso luglio.

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