La Fondazione papale “Populorum Progressio” dà immediatamente seguito concreto agli appelli di Giovanni Paolo II per la promozione dei diritti degli indios dell’America Latina. “E’ necessario sostenere oggi gli indigeni nelle loro legittime aspirazioni, rispettando e difendendo gli autentici valori di ciascun gruppo etnico”, ha detto il Papa nell’omelia pronunciata nella Basilica di Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico il 31 luglio.Un appello analogo lo aveva lanciato il 30 luglio a Città del Guatemala. Per passare dalle parole ai fatti, la Fondazione “Populorum Progressio”, creata dal Pontefice nel 1992, nel mese di agosto darà corso a 223 progetti a favore dei campesinos e degli indigeni americani per un importo complessivo di 1.895.300 dollari Usa. La Colombia sarà il Paese che riceverà il maggior numero di aiuti (34 progetti per un totale di 304 mila dollari Usa), seguita da Perù, Bolivia ed Ecuador; le Antille, Cuba e Honduras saranno quelli che ne riceveranno meno. Nel Guatemala verranno realizzati, con l’aiuto della Fondazione, 10 progetti per 89 mila dollari, nel Messico 14 progetti per 124 mila dollari. I progetti sono stati approvati dal Consiglio di amministrazione della Fondazione che si è riunito dal 7 al 12 luglio scorso in Bolivia. In quell’occasione sono stati discussi 270 progetti. Dei 223 progetti approvati il 36,67% sono orientati alla produzione agropecuaria, artigianale, microimprese e negozi comunitari. Il 27,78% dei progetti sono destinati alle infrastrutture comunali: acqua potabile, bagni pubblici, sale riunione. Il 15,92% dei progetti riguardano il campo dell’educazione; il 12,59% la costruzione di centri salute e scuole, il 7,04% attrezzature e dotazioni igienico-sanitarie. In dieci anni di attività, la Fondazione “Populorum Progressio” ha approvato 1820 progetti per un valore complessivo di 15 milioni di dollariSir