Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Santa Margherita da Cortona, modello per i giovani di oggi».

Due anniversari, due straordinarie storie di fede che hanno segnato in modo indelebile le terre umbre e toscane e in generale la Chiesa universale. Sono quelle di Santa Margherita, di cui domenica 22 febbraio sarà celebrato il 712° anniversario dalla morte e dell’ordine dei Frati minori di cui quest’anno si celebra l’ottavo centenario della fondazione.Partiamo dall’ordine francescano. Era l’anno 1209 quando Francesco con poche frasi evangeliche e con i primi dodici compagni si presentò da Papa Innocenzo III e chiese di poter vivere secondo quella forma di vita evangelica ispiratagli dall’Altissimo. Con la prima approvazione verbale del Papa nel 1209 è iniziata la vita dell’ordine dei Frati minori, da cui poi ha preso il via tutto il Movimento francescano: l’ordine dei Frati minori, l’ordine delle Clarisse e l’ordine francescano secolare. Un cammino che avrebbe dato i suoi meravigliosi frutti. Basti pensare a numerosi santi del primo secolo francescano: i primi cinque martiri del Marocco, Santa Chiara d’Assisi, Sant’ Antonio da Padova, Santa Elisabetta d’Ungheria, Santa Agnese d’Assisi, San Lodovico IX re di Francia, San Bonaventura. Tra questi c’è anche Santa Margherita da Cortona che è davvero uno dei tanti esempi di santità sbocciati dal tronco carismatico di Francesco. Quindi non solo è significativo, ma è anche giusto e doveroso ricordarla in questo centenario francescano.Vediamo in sintesi la sua storia. Margherita nacque appena ventuno anni dopo la morte di Francesco e visse i suoi primi venticinque anni come molte ragazze di oggi: andò a convivere con un giovane ricco di Montepulciano; da quella relazione ebbe un bambino; sperimentò tutte le comodità che offriva la vita e alla fine, come succede spesso, la tragedia. Abbandonata da tutti, mentre si dibatteva tra lacrime e preghiere, davanti alla sua chiesetta di Laviano, sentì nella sua mente e nel suo cuore la luce e la forza della Grazia divina che la invitava a cambiare vita, ad andare a Cortona, a mettersi sotto la guida dei Frati minori.«Ricorda, o poverella – le dirà in seguito il Signore – tutte le molteplici grazie che ti concessi e con le quali illuminai la tua mente perché tu ritornassi a me. Ricorda che, una volta defunto colui che era di ostacolo alla tua salvezza, tu tornasti da tuo padre, a Laviano: eri oppressa dal dolore e ti scioglievi in lacrime, eri distrutta nell’aspetto. Io, plasmatore della tua bellezza interiore e amorosamente desideroso di ricostruirla ed esaltarla, riuscii ad illuminare la tua coscienza e ad ispirarti di andare a Cortona e lì, porti sotto l’obbedienza dei miei frati minori. Ricorda… quella soggezione reverenziale, anzi filiale, che io riuscii a far penetrare nella tua mente nei riguardi dei frati minori alle cui cure ti affidai». Infatti, quando Margherita arrivò a Cortona (circa il 1272) si presentò ai Frati minori che abitavano nel convento annesso alla chiesa di San Francesco, che frate Elia aveva costruito appena venti anni prima. I Frati minori di quel convento avevano conosciuto frate Elia morto nel 1253, avevano conosciuto il beato Guido da Cortona che aveva ricevuto l’abito da San Francesco; ed altri frati che avevano conosciuto sia Francesco, sia qualcuno dei primi compagni del santo. È proprio in questo straordinario clima, nei primi decenni di vita dell’ordine dei Frati minori, che Margherita iniziò a crescere nella fede. Umile e docile seguì gli insegnamenti dei frati minori, visse una vita di intensa preghiera, si purificò con aspre penitenze e con numerose opere di carità. In una parola, collaborò perfettamente con la Grazia di Dio, godendo anche di esperienze mistiche e raggiungendo le vette della santità. Santa Margherita fu terziaria francescana, ricevette l’abito e il mantello dell’ordine dei penitenti dai Frati minori. La sua storia, in questo senso è strettamente legata alla «Grazia delle origini» del carisma francescano. L’ordine dei Frati minori e la vita di Margherita da Cortona s’intrecciano e si arricchiscono reciprocamente. Margherita è intrinsecamente legata all’ordine dei Frati minori: fiore profumato e frutto squisito maturato sull’albero glorioso di santità che è il carisma francescano.di padre Federico Cornacchini Una giornata nel nome della santa con la musica degli «Janua Coeli»In occasione della celebrazioni per Santa Margherita presso il santuario cortonese dedicato alla patrona, domenica le S.Messe saranno celebrate alle 7, alle 8, alle 9.30, alle 11, alle 16, alle 17.30 e alle 18.30. La S.Messa delle 11 sarà presieduta dal vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti; quella delle 16 da monsignor Italo Castellani, arcivescovo di Lucca. Inoltre, alle 15.30, partirà dal centro storico di Cortona una Via Crucis che giungerà sino al santuario accompagnata, ad ogni stazione, dai mosaici composti dall’artista Gino Severini. Sul versante, invece, dei festeggiamenti per l’800° anniversario della fondazione dell’ordine dei Frati minori francescani è stata scelta la colonna sonora delle celebrazioni. Sarà «8cento», il nuovo singolo inciso dagli «Janua Coeli», la band fondata da padre Andrea Pighini. Centomila copie sono già pronte per essere lanciate nel mercato musicale: la maggior parte verranno distribuite attraverso le numerose comunità francescane, ma la canzone si potrà anche scaricare gratuitamente attraverso Internet, collegandosi al sito del gruppo www.januacoeli.com. Altri brani hanno preceduto questa nuova uscita e hanno consolidato l’esperienza musicale di padre Andrea e del suo gruppo che vuole servirsi di questo genere artistico per incidere soprattutto nell’animo dei giovani e portare, come San Francesco in altri tempi e con altri mezzi, l’annuncio evangelico della gioia e della speranza.