Cultura & Società
Santa Croce, tutto pronto per la celebrazione con il presidente Mattarella
Il presidente Mattarella torna in Santa Croce dopo circa sei anni. Il 4 novembre 2016, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’alluvione, ha partecipato alla cerimonia per la ricollocazione nel cenacolo dell’Ultima Cena di Giorgio Vasari, una delle opere simbolo dei danni dell’alluvione, oggetto di un importante intervento di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre dure.
Di seguito il saluto della presidente dell’Opera, Cristina Acidini, e del rettore della basilica, Padre Giancarlo Corsini
È un grande onore accogliere in Santa Croce, basilica francescana ricca di spiritualità e di storia, il Presidente della Repubblica, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, i Sindaci e i Vescovi del Mediterraneo.
Siamo profondamente addolorati per l’addensarsi di ombre minacciose sull’Europa, proprio mentre nella nostra città si sta svolgendo un incontro di pace. Al tempo stesso condividiamo il rammarico per l’assenza del Santo Padre e a Lui porgiamo i più fervidi auguri per la salute e per l’impegno, che lo vede instancabile operatore, nella ricerca della pace nel mondo.
Quella di domani è un’occasione davvero straordinaria che entra nella storia della basilica. Nella linea di episodi già appartenenti alla memoria di Santa Croce partirà certamente un messaggio di pace e d’intesa tra persone e tra popoli.
In un momento in cui il mondo intero è turbato dal dramma della guerra sarà ancora più incisivo il messaggio che caratterizza Santa Croce: un forte invito alla comprensione reciproca che parte da un luogo dove – tra il sacro e il secolare – si intrecciano fede e testimonianza civile. Tutto questo In piena continuità con i messaggi dei Pontefici, Paolo VI e Giovanni Paolo II, che sono venuti qui nel Novecento e con la carismatica eredità di Giorgio La Pira che, da questa chiesa, ha più volte richiamato alla pace.