Da mercoledì 27 gennaio è in distribuzione il volume «Un libro per Onna» curato da Andrea Bertocci in cui sono stati raccolti vari contributi, tra cui i racconti di nove studenti liceali dell’Itc «Fra Luca Pacioli» coordinati dalla professoressa Patrizia Fabbroni.Tra gli altri interventi: Sandra Mosca della «Libreria del Frattempo», Gian Piero Lorenzoni (ex-sindaco di Stazzema), Enio Mancini (era un ragazzo quando scampò al massacro di Sant’Anna di Stazzema) e, in modo particolare, Giustino Parisse (il giornalista onnese che nel crollo della propria casa ha perduto il padre ed i due figli).Fino alla tragica notte del 6 aprile 2009, Onna era una piccola comunità di circa trecentocinquanta abitanti a pochi chilometri da L’Aquila. Quella notte il terremoto ha raso al suolo il paese. Fino a quella notte, forse, il nome Onna non diceva nulla alla quasi totalità degli italiani, eppure la storia riesce a tessere impercettibili trame che, al contrario, collegano Onna e Filetto di Camarda a Gubbio, Sansepolcro, Ravenna: tutti luoghi attraversati, durante la guerra, dalla famigerata 114a Jäger-Division accusata di molti crimini di guerra. Alla gente di Onna sono destinati i proventi derivanti dalla distribuzione del libro, utilizzati per sostenere un «Progetto memoria» nell’area colpita dal sisma.