E’ terminata la prima fase del restauro di un opera capitale della collezione del Museo civico Sansepolcro, «L’Assunzione e Incoronazione della Vergine» di Raffaellino dal Colle. Un’operazione interamente finanziata da Coingas per un totale di 17mila euro. Si è trattato di un intervento importante che si è reso necessario poiché il supporto ligneo è stato attaccato da insetti xilofagi che rischiavano di compromettere seriamente il capolavoro.La grande tavola che consta di una superficie di 9 metri quadrati è stata isolata per trenta giorni in una «bolla» di cellophane e grazie ad un avanzato strumento è stato regolato il flusso di azoto in entrata e dell’ossigeno in uscita. «Questo sistema spiega Marco Santi del laboratorio “Antica Maniera” di Anghiari, responsabile della disinfestazione assicura l’eliminazione totale dei tarli per disidratazione, incidendo su tutte le fasi di vita, dalle uova fino all’esemplare adulto».Fabrizio Paini si occuperà in seguito della fase di stabilizzazione che garantirà alla tavola una protezione da altre eventuali aggressioni per altri cinque anni. A breve inizierà anche l’intervento sulla superficie pittorica che mostra notevoli sollevamenti di colore ma fortunatamente poche perdite della pellicola grazie alle velinature che sono state applicate in passato per evitarne il distaccamento. Sarà Daniela De Ritis del laboratorio di restauro «Piero della Francesca» di Sansepolcro ad occuparsi del fissaggio degli strati pittorici e del restauro della cornice anch’essa fortemente danneggiata.L’intervento, il cui termine è previsto fra due-tre mesi, avverrà interamente all’interno del museo biturgense per evitare ulteriori movimenti della struttura di per sé molto fragile e sensibile ai cambiamenti delle condizioni atmosferiche. La stabilità dei valori termo-igrometrici è un fattore essenziale per la conservazione delle opere d’arte e in questo senso l’istituzione museale si sta muovendo per garantire a tutta la pinacoteca un impianto di condizionamento adeguato. Il progetto è già fase di studio ancora grazie alla collaborazione di Coingas che da anni dimostra grande attenzione verso la conservazione del patrimonio artistico di Sansepolcro.«Credo che sia doveroso intervenire per proteggere e valorizzare le ricchezze del nostro territorio soprattutto in un momento in cui lo Stato non ha né i mezzi né la sensibilità per delle politiche culturali adeguate», afferma il presidente di Coingas, Alberto Ciolfi. Ecco, quindi, un ulteriore sfida per il Museo civico cittadino che conserva l’opera-simbolo di Pietro e che rappresenta il fiore all’occhiello per il patrimonio artistico di Sansepolcro. di Elena Girolimoni