Oltre due mesi di durata, ben 35 Stati di tutti i continenti rappresentati con i loro pregiati pezzi e una dedica come sempre speciale, stavolta ad Alessandro Filipepi detto «Il Botticelli», nel cinquecentenario della morte, avvenuta a Firenze nel 1510. Sono soltanto alcune fra le novità che accompagnano la XIV edizione della «Biennale internazionale del Merletto», in programma a Sansepolcro dall’11 settembre al 15 novembre. Un’esposizione unica al mondo (sullo stile della biennale di Bruxelles dedicata alla regina Fabiola), organizzata dal Centro culturale di Sansepolcro presieduto da Paolo Piovaticci, che da tempo si fregia anche dell’alto patronato del presidente della Repubblica. Per 65 giorni Sansepolcro potrà virtualmente definirsi capitale mondiale del merletto, in quanto punto di riferimento geografico fra più culture, sia italiane che straniere. Ogni edizione ha un filo conduttore, attorno al quale si sviluppa poi il concorso internazionale che, ispirato al Botticelli, ha il seguente tema: «La bellezza del corpo e la bellezza dell’anima». Madrina di turno sarà Alessandra Mottola Morfino, presidente nazionale di «Italia Nostra». Accanto a questo premio, vi sarà poi il riconoscimento internazionale per l’operosità e la collaborazione nel campo dei merletti in Europa, ossia le medaglie d’oro da assegnare in ogni circostanza a istituzioni e artiste che si sono distinte nell’ultimo biennio. Fra le presenze espositive culturalmente rilevanti, si segnalano quella dell’università «Hradec Kralove» della Repubblica Ceca, con Marie Vankovà; quella della Gazi University di Ankara, in Turchia; la mostra «Progetto Liberty Papavero di California» dell’International Old Lakers e l’esposizione dal titolo «Romantica trasgressione» con abiti di alta moda contemporanea della stilista veneziana Rosy Garbo.Da non perdere anche il workshop internazionale, con tema «Ramages», tenuto dall’insegnante Rita Fattore, che ha per protagonista il merletto aquilano: un omaggio alla città abruzzese colpita dal terremoto nell’aprile 2009. Sono ancora cinque, in totale, le sedi della Biennale, a cominciare da palazzo Inghirami, sede principale dove si terrà la cerimonia di apertura della manifestazione, programmata per le 10 di sabato 11 settembre nella Sala degli Arazzi. Palazzo Inghirami ospiterà i merletti dei Paesi europei ed extraeuropei e gli elaborati del concorso internazionale, mentre i merletti delle regioni italiane saranno esposti all’auditorium di Santa Chiara. Palazzo Pretorio conta due spazi: la sala esposizioni con la mostra «Spazio del merletto» e quella allestita dal locale liceo artistico, la scuola di merletto dell’associazione «Il merletto nella Città di Piero». Infine, il workshop del merletto aquilano sarà ubicato nella sala «Ottorino Goretti» della Comunità Montana Valtiberina Toscana.Alessandro Boncompagni