Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Sansepolcro disegna il nuovo Borgo.

Un centro storico che rispolveri la propria attrazione a livello sia abitativo che commerciale e che favorisca la percorribilità pedonale limitando quella veicolare. L’amministrazione comunale di Sansepolcro detta la propria filosofia nell’impostazione del piano strutturale e stimola la partecipazione e lo spirito propositivo dei cittadini, invitandoli a dire la loro. Il primo argomento trattato nella serie di incontri dedicati al futuro della parte più antica della città, caratterizzata dal progressivo spopolamento verso la periferia e da un depauperamento altrettanto progressivo delle attività commerciali a beneficio della grande distribuzione. Adesso, bisogna favorire il ritorno sia degli abitanti che del giusto movimento di persone, conferendo al vecchio Borgo il ruolo anche di centro commerciale naturale con la necessaria dotazione logistica. E questi sono i cardini individuati dall’amministrazione sui quali risolvere i problemi: la sostenibilità ambientale e sociale, la riqualificazione edilizia e la valorizzazione del ricco patrimonio storico, monumentale e architettonico esistente, intendendo con esso anche il recupero degli edifici demaniali dismessi e della fascia perimetrale attorno alle mura. Sansepolcro dovrà diventare la «città policentrica toscana» sotto il profilo energetico, idrico e di trattamento dei rifiuti. A delineare gli obiettivi è stato l’architetto Antonio Coletti, dirigente del settore urbanistica, con l’aiuto dei colleghi dell’ufficio di piano, davanti a una sala consiliare di palazzo delle Laudi riempita in ogni posto, con la maggioranza degli intervenuti costituita da tecnici che hanno formulato interessanti domande, aumentando la qualità del dibattito. All’introduzione del sindaco Franco Polcri, è seguito l’intervento dell’assessore all’Urbanistica, Fabrizio Innocenti, che ha ripercorso il lungo lavoro di valutazione del piano strutturale precedentemente adottato; un lavoro di integrazione in coerenza con gli altri strumenti superiori (piano di indirizzo territoriale e piano territoriale di coordinamento provinciale) e di adeguamento alla legge regionale n. 1/2005, andando così a superare l’attuale situazione caratterizzata da varianti e vecchio piano regolatore in vigore. «Vogliamo che ogni biturgense sia protagonista della costruzione della città per i prossimi venti anni – ha dichiarato l’assessore Innocenti – e ora siamo in grado di partire secondo le giuste procedure dopo aver azzerato un precedente piano che conteneva aspetti positivi ma che aveva il difetto di essere troppo particolareggiato e di non fissare gli indirizzi generali. In altre parole, un piano non strutturale. Prima ancora di stabilire dove e cosa costruire, bisogna intanto individuare le zone in cui non sia possibile farlo». Una buona notizia comunicata ai presenti riguarda lo sblocco delle procedure per il contratto di quartiere II: in anticipo rispetto ai 120 giorni decorrenti dalla data della stipula del protocollo d’intesa (era il 20 febbraio scorso), il Comune ha già inviato i progetti esecutivi. «E’ stato aperto un conto corrente nel quale a breve arriverà la prima tranche di finanziamenti – ha spiegato l’assessore Innocenti – e contiamo all’indomani delle ferie di partire con l’iter per l’assegnazione degli appalti». di Alessandro Boncompagni