Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Sansepolcro, all’esperto Unicef il premio per la «non-violenza».

Sabato 4 dicembre, nell’ambito di un consiglio comunale straordinario che si terrà alle 16 nel teatro Inpdap «Regina Elena«, la comunità di Sansepolcro sarà chiamata a riflettere sulla pace. La cerimonia della consegna dei premi da parte dell’associazione «Cultura della pace» infatti non vuol essere soltanto l’occasione per assegnare un riconoscimento, bensì un momento di condivisione collettiva. La non-violenza, la solidarietà e l’attenzione ai più deboli vanno riempiti di significato. E questo è il progetto dell’associazione. Non è un caso che la stessa manifestazione preveda l’incontro mattutino con gli studenti delle scuole superiori e, al pomeriggio, l’incontro con la cittadinanza per dibattere insieme di queste tematiche.Insieme al premio «Cultura della pace-Città di Sansepolcro» che quest’anno va Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, infatti viene assegnato anche il premio nazionale «Non-violenza» a chi si è impegnato nella ricerca di possibili alternative a metodologie violente che rischiano di acuire i problemi invece di risolverli. Quest’anno la scelta è caduta su Christoph Baker, consulente internazionale Unicef, «per aver saputo interpretare la crisi del nostro tempo ed essere riuscito a trovare un’eventuale exit strategy nel modello della decrescita e nel recupero di un intenso rapporto con l’altro, l’ambiente sociale, naturale e con se stessi, all’insegna della riscoperta di sensazioni, emozioni e intuizioni dell’esistente come interagenti con il nostro essere». Baker si è distinto per l’impegno in molte cause umanitarie ma non solo. Originario della Svizzera, è assistente del direttore generale dell’Unicef, responsabile dell’Ufficio di coordinamento dei volontari e responsabile del programma «Città Amiche dei Bambini e delle Bambine». Collabora con l’Unicef-Italia dal 1993. In passato ha lavorato al Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo e ha coordinato la «Campagna Nord-Sud: Biosfera – Sopravvivenza dei Popoli – Debito».Attraverso i suoi saggi sulla critica allo sviluppo, Baker porta avanti da anni una profonda riflessione sugli stili di vita. I sui testi rivelano come il ritmo frenetico a cui la società contemporanea ci spinge nasconda insospettabilmente il seme della violenza, quello più pericoloso perché si consuma nel silenzio e nella solitudine. Così nel suo libro «Ama la terra come te stesso» Baker invita a cercare «lidi più pacifici e tranquilli».di Elena Girolimoni