Toscana

Sanità, un caso di Dengue a Firenze

Effettuata ieri mattina la disinfestazione nelle zone interessate. Interventi in accordo con i sindaci

Un caso di Dengue importato è stato segnalato all’Igiene Pubblica di Firenze. La persona ha contratto l’arbovirosi da Dengue in seguito al soggiorno all’estero ed è residente nel Comune di Firenze.

Il personale Asl ha effettuato un’indagine epidemiologica tramite la quale sono stati ricostruiti gli spostamenti della persona prima della notifica di Dengue.

Questo ha consentito di circoscrivere la zona in cui eseguire gli interventi di disinfestazione volti ad eliminare eventuali zanzare presenti. Successivamente è stato effettuato ad opera di Tecnici della Prevenzione della Igiene Pubblica di Firenze un sopralluogo per meglio delimitare la zona da trattare. A conclusione del sopralluogo, l’Igiene Pubblica Asl ha inviato proposta di ordinanza contingibile e urgente (già adottata dal Comune) al fine di disporre l’esecuzione di una disinfestazione al Sindaco di Firenze nel cui Comune la persona ha la residenza, e al Sindaco di Impruneta dove la persona è risultata aver soggiornato nei giorni scorsi.

L’intervento di disinfestazione è stato effettuato ieri mattina nella zona di via D’Ardiglione il cui giardino pubblico, mercoledì temporaneamente chiuso, è stato riaperto nel pomeriggio di ieri e nella zona di via Imprunetana, all’Impruneta. Entrambi gli interventi sono stati condotti, ciascuno per la propria pertinenza, in accordo con i due Comuni di Firenze e di Impruneta con l’intervento di Alia. La popolazione è stata preventivamente avvisata dall’Igiene Pubblica di Firenze con cartelli affissi nelle zone interessate dalla disinfestazione e con interventi di informazione diretta porta a porta. La persona che ha contratto la malattia è stata ricoverata e la sua situazione è sotto controllo.

L’arbovirosi da Dengue è una malattia di tipo simil-influenzale causata da un virus presente in paesi tropicali e subtropicali. Si trasmette attraverso la puntura di alcuni tipi di zanzare (genere aedes) e non esiste trasmissione diretta da persona a persona. Anche per il caso segnalato, quindi, non esiste alcun rischio di trasmissione o contagio.

Tuttavia poiché tra le zanzare che possono trasmettere la malattia c’è anche la zanzara tigre (Aedes Albopictus) che da alcuni anni è largamente diffusa nel nostro territorio, i Comuni di Firenze ed Impruneta, a tutela della salute pubblica e per estrema precauzione come previsto anche dalle indicazioni ministeriali, si sono attivati quindi per organizzare i trattamenti di disinfestazione in modo da abbattere la densità delle zanzare nei luoghi circostanti alla residenza del caso.

Che cos’è la Dengue

Il virus Dengue, è uno dei membri del genere Orthoflavivirus, appartenente alla famiglia Flaviviridae, si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes, principalmente l’Aedes aegypti e l’Aedes albopictus (zanzara tigre. Sono noti 4 sierotipi distinti di virus Dengue ed è possibile infettarsi più volte con sierotipi diversi. La successiva reinfezione con un sierotipo diverso espone al rischio di sviluppare una malattia grave ad esito potenzialmente fatale. E’ quanto si legge nel primo piano dedicato alla Dengue e alle altre arbovirosi dall’Istituto superiore di sanità (Iss), da oggi online. Nel 2023 sono stati riportati più di 6 milioni casi e più di 6mila morti .

A livello globale, le Americhe risultano essere le più colpite: anche nel 2024, in particolare in Brasile e Argentina, sono documentate decine di migliaia di infezioni, e questo ha portato le autorità italiane ad alzare il livello di vigilanza in porti e aeroporti.

In Italia, come nel resto d’Europa, la Dengue è presente principalmente come malattia di importazione associata a viaggi (nel 2023 in Italia sono stati notificati 280 casi confermati di infezione associati a viaggi internazionali a fronte degli 82 autoctoni). È importante rafforzare la consapevolezza generale del rischio che rappresenta questo patogeno, in particolare quando ci si reca in luoghi in cui la probabilità di contrarre questa malattia è più elevato.

Il periodo di incubazione va dai 3 ai 14 giorni mentre il periodo medio di incubazione è di 4-7 giorni. L’ infezione può essere asintomatica in più del 50% dei casi o caratterizzata da una malattia febbrile moderata, la febbre da dengue (DF), fino ad arrivare, in circa il 5% dei casi sintomatici, alle forme più gravi. Il tasso di mortalità può infatti variare da meno dell’1% fino a circa il 10-15 % nelle forme gravi. Ad oggi non è disponibile una terapia antivirale specifica autorizzata; a livello preventivo esistono tetravalenti formulati con virus vivi attenuati, i cui nomi commerciali sono Dengvaxia e Qdenga; solo quest’ultimo è commercializzato in Italia e viene utilizzato nell’ambito della medicina dei viaggi.

In Italia, la sorveglianza per virus dengue è attiva tutto l’anno ma dalla primavera all’autunno, quando è più facile la trasmissione, viene intensificata. Le misure di contrasto sono definite da un Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi, pubblicato dal ministero della Salute.

Per il momento il principale strumento preventivo contro la diffusione delle Arbovirosi è la riduzione dell’esposizione ai vettori: per quanto riguarda le zanzare è consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che possano riprodursi facilmente usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe, quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto, usando zanzariere alle finestre e soggiornando in ambienti climatizzati; svuotando di frequente i contenitori con acqua stagnante (secchi, vasi per fiori e sottovasi, catini, bidoni, ecc.) e coprendo quelli inamovibili e le piscinette per i bambini quando non sono usate.