Toscana

Sanità. Toscana inverte il trend spesa farmaceutica: -4% nel 2018

Con un tetto fissato da Aifa al 6,89% del Fsn per acquisti diretti, la Toscana ha chiuso il 2017 al 9,72%, fa sapere la Regione. La situazione è stata diversa e migliore per la spesa farmaceutica convenzionata, dove la Toscana con un tetto fissato da Aifa al 7,96% del Fsn, ha chiuso il 2017 al 6,65%. I dati sono positivi anche alla luce dei risultati che ha ottenuto l’anno scorso la Regione Toscana a confronto con le altre regioni che aderiscono al network di valutazione dei sistemi sanitari regionali (Lombardia, Veneto, Trento e Bolzano, Liguria, Umbria, Marche, Basilicata, Puglia, Friuli Venezia Giulia).

Complessivamente, nel 2017 la Toscana registra la maggior parte degli indicatori in fascia verde e verde scura (ossia nettamente meglio della media del network), con qualche indicatore in fascia gialla, ossia in media con il network e solo quattro indicatori in fascia arancione. Di questi quattro, due si riferiscono all’assistenza farmaceutica, che nel 2017 ha registrato appunto un peggioramento ma che quest’anno stiamo rapidamente recuperando. «La diminuzione del 4% della spesa farmaceutica è importante e riporta vicino ai limiti imposti dalla legge la spesa farmaceutica ospedaliera mentre molto al di sotto dei limiti quella farmaceutica territoriale», commenta l’assessore al Diritto alla salute Stefania Saccardi.

Questo accade «senza negare niente a nessuno ma lavorando sull’appropriatezza», aggiunge. Le azioni messe in campo «sono state positive e ci consentiranno di risparmiare risorse non finalizzate al risparmio puro ma da reinvestire in farmaci innovativi e nell’ampliamento della platea delle persone che potremo curare per raggiungere obiettivi importanti come l’eradicazione dell’epatite C».

La spesa farmaceutica in Toscama «è stata sempre un puntino rosso nei bersagli che anche il Mes Sant’Anna ha valutato ultimamente. Basta dire che nel network la Toscana è ai vertici per quasi tutti gli indicatori, quatto solamente non sono buoni e due sono riferiti proprio alla spesa farmaceutica». Insomma, «le azioni che da tempo abbiamo messo insieme con i professionisti, la Commissione terapeutica e i soggetti che della spesa si occupano costantemente hanno già portato a un sensibile miglioramento». L’obiettivo della Regione adesso è riportare la spesa ospedaliera e convenzionata nei limiti previsti dalla legge entro il 2019 e quindi modificare gli indicatori rossi delle valutazioni del Mes in obiettivi verdi.

«A sei mesi gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti e con soddisfazione», aggiunge il direttore Monica Calamai. «Il trend è cambiato. Si tratta di un recupero della governance della farmaceutica legata in modo importante all’appropriatezza, ovvero dare il farmaco giusto per la patologia giusta in quel preciso contesto». Col lavoro fatto «siamo riusciti ad attivare un lungo percorso dando indicazioni precise alle aziende, ai clinici, passando attraverso gruppi specifici con i medici con i quali collaborato senza decisioni calate dall’alto», conclude.