Toscana

SANITA’: REGIONE VARA NORME PER STOP PRECARIATO

Tra tre anni niente più lavoro precario nelle strutture del servizio sanitario della Toscana. A questo obiettivo mirano le Linee di indirizzo sul lavoro a termine e la proposta di legge apposita licenziate nell’ultima seduta dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi. Sono interessati, informa una nota, gli oltre 1000 dipendenti del comparto inquadrati a tempo determinato, parte dei 184 operatori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa e la quota dei 763 con incarichi di tipo professionale. In tutto i dipendenti del settore nelle strutture sanitarie toscane sono circa 40.400. Ora, spiega la nota, si dovrà procedere a una serie di adempimenti: in primo luogo trasformare i posti coperti con personale dipendente a tempo determinato che rispondono ad esigenze stabili delle Aziende in posti da coprire con dipendenti a tempo indeterminato. Per quanto riguarda le modalità di copertura, in questo caso entra in scena la legge regionale che la giunta propone al consiglio e che prevede specifiche procedure di concorso riservate. Per quanto riguarda le posizioni di lavoro coperte dalle collaborazioni coordinate e continuative o dagli incarichi professionali, aggiunge la nota, esse verranno trasformate in posti da coprire con personale dipendente, a tempo indeterminato se si tratta di posti che rispondono a esigenze aziendali stabili (tramite i concorsi pubblici ordinari), a tempo determinato se corrispondono a esigenze aziendali temporanee (attraverso selezione riservata i cui criteri vengono stabiliti nella legge). Infine i posti di lavoro ex interinali verranno trasformati, quando rispondano a esigenze aziendali stabili, in posti di lavoro a tempo indeterminato e coperti con normale concorso. L’effettiva trasformazione dei posti, conclude la nota, avverrà gradualmente, secondo un piano triennale che ogni Azienda dovrà stilare e senza costi aggiuntivi, ossia senza uscire dal limite degli obiettivi aziendali di equilibrio economico finanziario concordati annualmente con la Regione.(ANSA).