È passata con 35 voti (gruppi di maggioranza) a favore e 10 astenuti (gruppi di opposizione) la nuova legge regionale in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie e per i sistemi di autorizzazione e accreditamento. La nuova normativa aggiorna le regole sulla qualità e sicurezza delle strutture e modifica i requisiti di esercizio e di accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private, prevedendo procedure più snelle e promuovendo l’eccellenza. Per quanto riguarda le strutture sanitarie private e gli studi professionali, l’autorizzazione spetta al Comune mentre la Giunta fornisce le linee guida per assicurare la dovuta omogeneità delle verifiche; ogni struttura sanitaria privata deve essere dotata di un direttore sanitario che cura l’organizzazione tecnico-sanitaria. Per chi non rispetta i requisiti previsti, stabiliti da un regolamento, sono previste sanzioni che vanno da un minimo di 2.100 euro a un massimo di 18.600.Per quanto riguarda le strutture sanitarie pubbliche, la realizzazione di nuove strutture, l’ampliamento, la trasformazione e il trasferimento sono subordinati all’acquisizione dei preventivi permessi e delle certificazioni necessarie per l’avvio di attività. Le strutture sanitarie private che intendano erogare prestazioni per conto del servizio sanitario regionale e le strutture pubbliche devono ottenere l’accreditamento da parte della Regione, che ha validità di cinque anni. Sono previsti meccanismi di verifica con controlli a campione. Importanza viene data poi anche al cosiddetto accreditamento di eccellenza, ad adesione volontaria, che viene dato per certificare l’alto livello di qualità raggiunto in alcuni servizi e il processo di continuo miglioramento; nasceranno inoltre una Commissione regionale per la qualità e la sicurezza e un elenco regionale degli esperti valutatori in ambito sanitario. La partecipazione dei cittadini per il miglioramento della qualità dell’assistenza viene promosso avvalendosi di un Forum permanente dei cittadini. Con la nuova normativa − dice Fabio Roggiolani (Verdi), presidente della commissione Sanità anche i piccoli ospedali potranno ottenere l’accreditamento di eccellenza. L’attenzione sarà posta non tanto alle dimensioni quanto alle capacità del professionista e ai risultati di eccellenza, ha spiegato il presidente. Si tratta di una questione rilevante, che abbiamo discusso a fondo, con molti passaggi istituzionali. Voto favorevole anche da parte di Rifondazione comunista: Si tratta di un provvedimento nel segno della Regione Toscana − dice Luca Ciabatti per il gruppo Prc −, che va nella direzione del mantenimento di un forte sistema di controllo e della qualità. I gruppi del centrodestra hanno confermato il voto di astensione già espresso in commissione Sanità: Complessivamente siamo per l’astensione, anche in considerazione di un quadro normativo tuttora incompleto, ha spiegato Marco Cellai (An-Pdl). Astensione anche da parte dell’Udc, per una legge che porta molte novità, ma non cambia due cose: la disciplina dei processi autorizzativi per le strutture private e il quadro normativo per l’apertura degli studi professionali, come ha spiegato il capogruppo Marco Carraresi. Il giudizio resta sospeso, in attesa dell’intero quadro normativo: alcune finalità sono condivisibili, ma saranno determinanti i contenuti del regolamento attuativo. Accolto, su indicazione dell’assessore regionale Enrico Rossi, un emendamento presentato da Marco Carraresi, con il quale si attribuiscono alla Regione, all’articolo 15, funzioni di verifica sulle attestazioni dei Direttori generali delle Aziende Sanitarie. (ps/s.bar)