Toscana
Sanità: Marroni, «non toccheremo le risorse per la non autosufficienza»
«Non toccheremo le risorse per la non autosufficienza. Anche se dal 2010 il Fondo non ha più nessuna copertura di provenienza statale, la Toscana, unica nel panorama nazionale, ha scelto di mantenere la copertura annuale del Fondo per la non autosufficienza attraverso risorse proprie, per il 2011 e confermate nel 2012, continuando ad assicurare livelli elevati e qualificati di servizi socio sanitari. E assicuro il mio impegno personale per studiare assieme a voi quali sono i vostri problemi quotidiani. Anche con il vostro aiuto, vorrei riorganizzare e semplificare tanti percorsi, perché vi sia sempre garantito il riconoscimento di un diritto». Sono gli impegni che l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha preso stamani, incontrando in Sala Pegaso le associazioni dei disabili: un incontro coordinato da Massimo Toschi, consigliere del presidente per la cooperazione e le relazioni internazionali e per la difesa dei diritti delle persone disabili.
Ai rappresentanti delle associazioni, che nel corso dell’incontro hanno messo in evidenza i problemi e manifestato preoccupazioni per l’attuale situazione, l’assessore Marroni ha dato assicurazioni. «Le politiche per la disabilità vengono confermate – ha detto – I tagli non riguardano in alcun modo questo settore. Le riforme non incideranno sulla sostanza dei servizi. Cambieremo molto all’interno, nell’organizzazione, con lo scopo di dare un miglior servizio all’esterno. Per una serie di decisioni prese dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni, dobbiamo affrontare una forte riduzione del Fondo sanitario nazionale: 10% in meno. Questo ci obbliga a ristrutturare il nostro sistema sanitario, perché gli utenti, e dunque anche voi, continuino ad avere lo stesso livello di servizi che abbiamo garantito finora».
Luigi Marroni ha ricordato che le politiche regionali sulla disabilità ruotano attorno ad alcune aree di priorità strategica, che vanno dall’accessibilità all’assistenza, alle politiche per il lavoro, ai progetti di vita indipendete e del cosiddetto «dopo di noi», cioè la gestione del momento della scomparsa dei genitori o il venire meno della loro possibilità di tutela e assistenza. «L’elemento chiave per una revisione delle politiche sulla disabilità – ha sottolineato – è la realizzazione di un progetto di vita incentrato sulla persona, e le istituzioni sono chiamate ad attivare tutte le condizioni necessarie ad attuarlo, da un network di servizi e operatori qualificati che lavorino in sinergia, all’accesso e circolarità di informazioni, alla consulenza continua di esperti». L’assessore ha annunciato anche che è stata istituita una «cabina di regia» unica, con il coordinamento di Massimo Toschi, che garantisca percorsi di accesso, presa in carico e valutazione della persona disabile non autosufficiente, in maniera chiara e omogenea per tutto il territorio regionale; il prossimo incontro è fissato per l’anno nuovo.
Negli ultimi tre anni, l’impegno della Regione per la disabilità è stato di circa 300 milioni di euro l’anno: 292 milioni nel 2010, 290 nel 2011, 283 nel 2012 (dato aggiornato al 31 ottobre). Sono stati destinati a interventi per salute mentale, sport e disabilità, vita indipendente, abbattimento barriere architettoniche, Sla, ausili e assistenza protesica, cerebrolesi e unità spinale, disabilità visiva, disabilità in genere, scuola cani guida e stamperia braille, non autosufficienza, teatro e disabilità, inserimento alunni disabili, occupazione disabili.