Toscana
Sanità: incarichi professionali, in atto ricognizione su aziende toscane
Non ci sono bandi aperti, in senso di attivi e quindi pubblicati, e una ricognizione su tutte le aziende della Toscana è al momento in atto. Questa la risposta dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Marroni all’interrogazione sull’incarico quinquennale, rinnovabile, di dirigente per il coordinamento dell’attività di comunicazione dell’azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze.
L’assessore ha chiarito che il conferimento risponde a criteri di legge e che tuttavia l’elenco dei curricula e dei verbali sono disposizione dei consiglieri qualora ne facciano richiesta.
La risposta dell’assessore non ha soddisfatto il consigliere Gianluca Lazzeri (Più Toscana) che ha sottolineato l’imbarazzo del titolare le deleghe alla Sanità confermato anche dalla mancanza di delucidazioni sulle disposizioni che l’Esecutivo intende dare alle varie Aziende circa la sospensione di incarichi, per esempio di ingegneria chimica che, ha ricordato, secondo la legge delle Estav devono essere svolti da personale interno.
Per Lazzeri, «le timide parole dell’assessore Marroni in Aula confermano che questi tipi di contratti per il personale non sanitario non possono essere fatti, ma che i direttori generali delle Asl li continuano lo stesso a fare». Marroni, nonostante Più Toscana lo richiedesse, si è riservato di fornire l’elenco complessivo degli incarichi conferiti in base al 15 septies oltre il primo agosto 2012 non appena gli verranno forniti i dati dalle varie Aziende sanitarie, ma ci ha pensato Lazzeri a ricordarlo in Consiglio Regionale dopo che sono state spulciate tutte le delibere degli ultimi tre mesi: «due all’Asl 1 di Massa, uno all’Asl 2 di Lucca, uno all’Asl 5 di Pisa, uno all’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, uno all’Asl 6 di Livorno, uno all’Asl 7 di Siena, uno all’Asl 11 di Empoli, e uno a Careggi. In totale, nove incarichi conferiti con una stima di costi di 100.000 euro ciascuno all’anno. I contratti durano dai due ai cinque anni».
Lazzeri ha concluso che «bisogna accorpare le Asl e le Estav per fornire una governance unitaria al territorio».