Toscana
SANITA’, INAUGURATO AD AREZZO IL NUOVO BLOCCO PARTO
«Le politiche di rigore devono essere anche politiche di sviluppo e di equità. Confidiamo molto su Arezzo come modello vincente». Queste le parole del presidente Enrico Rossi, che stamani ha inaugurato il nuovo blocco parto dell’ospedale San Donato di Arezzo, con l’assessore al diritto alla salute, Luigi Marroni, il sindaco della città, Giuseppe Fanfani, il vescovo Riccardo Fontana e il direttore della Asl 8, Enrico Desideri.
Il paese vive una fase difficilissima ha proseguito il presidente Siamo obbligati a una serie di interventi, dei quali molti cittadini sentono gli effetti sulla propria pelle, ma non possiamo rinunciare a un sistema sanitario di alta qualità, pubblico, aperto a tutti e tendenzialmente gratuito. In Toscana partiamo bene, ma le somme di tutti i tagli ci presentano un 2013 che non è affatto semplice. Non vogliamo rinunciare a tutto quello che abbiamo costruito ha spiegato Rossi -, allora dobbiamo imboccare due strade. Una è quella dell’innovazione, la qualità deve essere il faro, la stella che ci guida: si possono fare cose qualitativamente migliori perfino risparmiando e razionalizzando. Facciamo molto affidamento su questo, il sistema sanitario toscano ha tutte le caratteristiche per affrontare questa sfida. L’altra strada che abbiamo imboccato ha ricordato è quella di chiedere una compartecipazione equa ai cittadini: è giusto chiedere di dare un contributo a chi può. Il rischio ha sottolineato il presidente è che il sistema sanitario cominci a deragliare dal binario. La Toscana può riuscire a evitarlo, contribuendo anche al dibattito nazionale. E Rossi ha concluso con parola lusinghiere per la sanità aretina. Arezzo in sanità si dimostra quello che è sempre stata: professionisti di grande livello, efficienza, e tutto coniugato con l’attenzione al cittadino, l’accoglienza, la presa in carico.
«Dal 2008 ad oggi – ha detto l’assessore Marroni in Toscana la mortalità neonatale è calata dallo 0,28 (che già era un dato molto basso) allo 0,21 per mille nati vivi, uno dei dati più bassi a livello nazionale. Nel materno-infantile stiamo investendo e mettendo molte energie, per costruire una rete che darà sicurezza a tutti i punti nascita. E’ un periodo, questo, in cui stiamo affrontando una profonda riorganizzazione del nostro sistema sanitario, per mantenerlo e lasciarci anche spazi di miglioramento. Arezzo è stata ed è sempre pronta all’innovazione, e per questo è un terreno molto fertile».
Nell’ospedale San Donato, progettato e realizzato negli anni ’80, l’area materno infantile, in crescita qualitativa e quantitativa, per la sua rilevanza e delicatezza, è stata individuata come una priorità. Il costo del nuovo blocco parto è di 1.250.000 euro, in parte sostenuto anche da Calcit e Fondazione Cesalpino. Sono state incrementate le sale travaglio, passate da 3 a 5, di cui: 1 sala con letto parto operativo per gravidanza a rischio; 1 sala con vasca nativa (parto in acqua), in ambiente con illuminazione naturale.
La nuova area operatoria è dotata di sala ad alta tecnologia e isola neonatale; percorsi ottimizzati, locali accessori, migliori condizioni igienico sanitarie. La nuova area di degenza per patologia neonatale ha: in open space, sorveglianza diretta e monitor centralizzato; terapia intensiva neonatale (Tin), con accesso filtrato e locale per isolamento; Tin + 4 subintensiva per eventuali emergenze. Nella neonatoloiga c’è il Lactarium, in un locale dedicato per la raccolta del latte materno per tutta la Asl e per contribuire alla Banca del latte regionale. Gli impianti sono stati adeguati alle più recenti indicazioni. E’ stato migliorato il comfort per operatori e degenti: colori e arredi adeguati alla destinazione, percorsi tesi a favorire il rapporto madre-neonato. Nel 2011 nella maternità del San Donato sono nati 1.470 bambini.