Sugli schermi ad altissima definizione appaiono le immagini di un accertamento diagnostico. I due medici, quello che le invia e quello che le riceve lavorano in ospedali distanti tra loro decine di chilometri. I due professionisti valutano insieme le immagini, le commentano, concordano su un referto. Il paziente non si sposta, ma può beneficiare, dovunque si trovi, della massima qualità del servizio, in tempo reale. Tutto questo è reso possibile da una tecnologia chiamata RIS-PACS, Radiology Information System e Picture Archiving and Communication System, che sarà disponibile in Toscana entro il prossimo settembre. “Con questo sistema – ha spiegato l’assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi presentando il servizio questa mattina all’auditorium dell’ospedale Cto di Careggi – non sono i pazienti a ‘viaggiare’ ma le immagini e chiunque abbia bisogno di valutazioni al più alto livello può ottenerle in tempo reale, anche se fisicamente si trova in un ospedale decentrato”. La nuova tecnologia sarà attivata a partire dall’Area vasta fiorentina per estendersi poi a tutta la regione entro il prossimo settembre. A regime nell’Area Vasta Centro funzioneranno 300 postazioni RIS per la gestione dei dati clinici del paziente e 200 postazioni PACS per la refertazione in digitale delle immagini diagnostiche, con una capacità di gestione di oltre 1 milione di esami l’anno e una potenzialità di archiviazione on line di immagini per cinque anni di attività pari a 1015 byte (petabyte). “Siamo i primi in Europa – ha detto ancora Rossi – a realizzare questo sistema informatico specializzato nella dimensione che abbiamo scelto per la Toscana, cioé l’area vasta. Ci aspettiamo la riduzione delle liste di attesa, un miglioramento delle prestazioni, la riduzione degli errori”. L’investimento per realizzare in tutte e tre le aree vaste toscane per la diagnosi in teleconsulto con il Ris-Pacs sarà di un totale di 120 milioni di euro, 42 dei quali destinati all’area vasta fiorentina. “Sessanta milioni – ha detto Rossi – arriveranno dal risparmio sulle lastre che non saranno più stampate. I pazienti riceveranno un astuccio con dentro il referto e un cd contenente le immagini.In Toscana, è stato spiegato, nel 2008, sono state effettuate 1 milione 918.331 radiografie tradizionali, 291.666 risonanze magnetiche, 305.9999 tac, 1 milione 286.747 ecografie e 168.173 scintigrafie, oltre a poco più di 4.000 tra termo e pletismografie, per un totale di quasi 4 milioni di prestazioni di diagnostica per immagini. Negli ultimi cinque anni il numero di risonanze magnetiche e tac effettuate sono aumentate del 9,3% e del 6,6%. Il maggior numero di prestazioni è stato effettuato dalla Asl di Firenze (516.400). L’azienda ospedaliera più attiva in questo campo è quella pisana con 255.497 diagnosi per immagini. Il privato incide per il 27,5% sul totale delle prestazioni. “Eliminando la stampa delle lastre e dando ai pazienti un cd con le immagini, anche più facilmente archiviabile – ha detto Rossi – risparmieremo molto. Basti pensare che una tac stampata ci costa 17 euro, su dischetto meno di un euro. Saranno 60 milioni di euro di spese mancate che serviranno per coprire metà dei costi per realizzare la diagnosi in teleconsulto in tutta la regione”. (cs)