Toscana

SANITA’, IN TOSCANA ACCORDO CON PEDIATRI: VISITE A CASA E PIU’ REPERIBILITA’

Pediatri contattabili 2 ore in più ogni giorno, dal lunedì al venerdì – oltre le due attuali dalle 8 alle 10 del mattino; apertura più ampia degli ambulatori; maggiore assiduità delle visite a casa. Sono questi i tratti salienti dell’accordo firmato oggi dall’assessore regionale per il Diritto alla salute, Enrico Rossi, e i rappresentanti dei sindacati dei pediatri, Fimp e Cipe. Un “nuovo corso della pediatria toscana”, scaturito da una trattativa che l’ assessore ha definito “non semplice ma importante”. “L’accordo – ha spiegato Rossi – afferma il principio che la visita domiciliare è uno strumento essenziale dell’assistenza pediatrica. Dà valore alla continuità assistenziale sul territorio in ogni suo momento ed aspetto. Questo impegno fondamentale deve essere sviluppato e tradotto in pratica assicurando ai cittadini servizi sempre più completi e tempestivi. Le modalità organizzative si trovano, l’importante é che l’assistenza, domiciliare e ambulatoriale, venga garantita”.

L’accordo firmato con i pediatri – sono in tutto 430 e assistono 345.000 bambini – prevede tra l’ altro la messa a regime della sperimentazione che in tante aziende ha visto la partecipazione dei pediatri di famiglia alla consulenza pediatrica festiva e prefestiva ed è fortemente orientato alla continuità assistenziale nei giorni feriali. Negli ambulatori, il pediatra può infatti sviluppare percorsi assistenziali mirati. Un esempio, è quello della prevenzione dell’ obesità. Su queste novità la Regione si è impegnata a svolgere un monitoraggio, sarà inoltre svolta tra gli utenti un’indagine sul grado di soddisfazione del servizio. Oltre la contattabilità telefonica più ampia con due ore aggiuntive a quelle attuali da collocarsi tra le 10 e le 19, l’ accordo prevede che i pediatri possano associarsi in modo da coordinare l’attività dei loro studi e assicurarne un’ ampia apertura, da 5 a 8 ore equamente distribuite tra mattina e pomeriggio. La visita a casa deve essere garantita per determinate patologie nel corso della giornata se è stata richiesta entro le 10 del mattino o, in seguito, entro le 12 del giorno successivo.

L’accordo si occupa anche della presa in carico del neonato che avviene con una prima visita domiciliare, su richiesta della famiglia, nel primo mese di vita. In questa occasione, il pediatra effettua il primo dei 10 ‘bilanci della salute’ del bambino che verranno ripetuti periodicamente fino a 14 anni. A quel punto la cartella clinica verrà consegnata ai genitori e tramite loro al medico di medicina generale. Il pediatra, infine, dovrà consegnare ai propri assistiti, in occasione della prima visita, una ‘carta dei servizi’ in cui sono precisati tutti i dettagli della sua organizzazione, compresa la modalità per la richiesta di prestazioni non differibili e i contatti e gli orari di tutti i pediatri che fanno parte dell’eventuale gruppo associato a cui il genitore può comunque rivolgersi in caso di bisogno. (ANSA).