Toscana

Sanità. Gravidanze rischio, nasce rete clinica regionale

L’obiettivo è adeguare l’offerta sanitaria ai migliori standard nazionali e internazionali. La rete si articola in un comitato strategico regionale, tre sottoreti di area vasta con la relativa unità di medicina materno-fetale, alcuni segmenti territoriali ospedalieri per le gravidanze a rischio. Viene previsto anche un centro di coordinamento per le patologie del feto. L’idea, in effetti, è quella di concentrare la risposta del servizio sanitario in pochi centri specializzati in maniera da garantire un’assistenza all’avanguardia, in condizioni di equità di accesso per le gestanti che ne hanno necessità, e al tempo stesso con una omogeneità dei comportamenti professionali.

«Negli ultimi mesi abbiamo messo in atto azioni e percorsi a favore della gravidanza e della nascita – spiega l’assessore al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi – il nuovo protocollo per la gravidanza fisiologica, il nuovo percorso di accesso alla diagnosi prenatale, la nuova applicazione mobile al percorso nascita hAPPyMamma. Abbiamo aggiornato i livelli organizzativi per la rete dei punti nascita e le raccomandazioni per il trasporto protetto neonatale e il trasporto assistito materno». Con questa nuova delibera, prosegue, «abbiamo voluto assicurare un percorso coordinato per le gravidanze ad alto rischio, perché le mamme e i nascituri abbiano i servizi e le competenze migliori».