Anche il sistema trasfusionale toscano ha il suo Bilancio Sociale. Quello del 2010 è stato presentato oggi nell’Aula Magna del nuovo ingresso di Careggi. Con soddisfazione presentiamo oggi il risultato del lavoro svolto dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia consapevoli che non si tratta di un un prodotto definitivo, ma dell’inizio di un percorso partecipato che ci auguriamo diventi uno strumento di lavoro per tutti gli attori del Sistema Trasfusionale. Ringrazio il Centro Regionale Sangue per la realizzazione di questo Bilancio Sociale, per aver creduto nell’importanza di questo percorso e aver perseguito con tenacia la sua realizzazione, pur in un contesto non facile per gli innumerevoli impegni e per la complessità dei problemi che quotidianamente il sistema trasfusionale e il sistema sanitario tutto sono chiamati ad affrontare. Questo contributo è utilissimo per conoscere, per valutare debolezze e punti di forza di un sistema che può sempre migliorare grazie al contributo di tutte le sue componenti, in primo luogo le associazioni, i trasfusionisti e le aziende sanitarie.Il bilancio sociale è un documento, con il quale un’organizzazione o un’associazione comunica periodicamente gli esiti della sua attività, non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili. E’ importante spiega Simona Carli, direttore del Centro Regionale Sangue perché è l’occasione di verificare la coerenza dei risultati rispetto agli obiettivi dichiarati, e anche l’uso appropriato delle risorse, sia umane che economiche. Il Bilanco Sociale del sistema trasfusionale toscano è stato redatto in modo partecipato, coinvolgendo tutti gli attori del sistema: Centro Regionale Sangue, Strutture trasfusionali territoriali, organizzazioni di volontariato. Primo obiettivo, rappresentare il sistema trasfusionale nella sua complessità, evidenziando tutti i percorsi di donazione: non solo sangue e plasma, ma anche sangue da cordone ombelicale, midollo osseo, latte materno.Questi alcuni dati signifcativi contenuti nel Bilancio Sociale del Sistema Trasfusionale toscano. Il numero dei donatori di sangue è andato sempre crescendo negli ultimi 10 anni: dai 176.727 donatori del 2001 ai 241.233 del 2010. L’indice di donazione per 1.000 abitanti nella fascia di età 18-65 anni è passato da 98 nel 2008, a 102 nel 2009 a 103 nel 2010.Quanto alla questione autosufficienza, anche nel 2010 si sono alternati momenti di carenza e momenti di eccedenza. In entrambi i casi, funziona il meccanismo di compensazione tra regioni, a testimonianza di un sistema a rete che è governato a livello nazionale. Nel 2010 la Toscana ha esportato 1.203 unità di sangue: 1.196 in Lazio, 5 in Emilia Romagna, 2 in Umbria. E ha importato complessivamente 3.843 unità un po’ da tutte le regioni (la maggior quantità da Emilia Romagna, 695, e Friuli Venezia Giulia, 739). Dal Bilancio Sociale emerge anche che l’AgenDona, il sistema di prenotazione della donazione, sta diventando uno strumento utilissimo, e sempre più usato per prenotare la donazione.Per quanto riguarda le cellule staminali, nel corso del 2009 è stata estesa l’attività di raccolta a tutti i punti nascita, pubblici e privati, del territorio regionale. Dal 2008 al 2009 c’è stato un incremento delle raccolte effettuate: +6,24% a Firenze e +13,4% a Pisa.Il latte umano: nel periodo giugno-dicembre 2010 sono state 1.087 le donatrici, e 1.577 i litri di latte trattato nei centri: Meyer di Firenze, Lucca, Siena, Grosseto, Viareggio, Arezzo. (cs-Lucia Zambelli)