Toscana
Sangue, SOS donazioni in Toscana: -3,5% rispetto ai primi 5 mesi del 2014
Nei primi cinque mesi del 2015 le donazioni di sangue ’intero’ sono state 67.325, il 3,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2014. In alcuni casi, come i territori di Siena, Pisa, Prato e Empoli le riduzioni si aggirano intorno al 10%. Dati negativi anche per quanto riguarda la donazione del Plasma: in questo caso la riduzione si attesta al -9.5% con donazioni in aumento solo nel territorio di Massa Carrara.
Nel 2014 i donatori sono stati 131.995 (l’86% dei quali hanno donato più di una volta), il 2.5% in meno rispetto al 2013 confermando un trend negativo registrato dal 2011. In forte calo risultano in particolare i ‘nuovi donatori’ ridotti del 9% rispetto al 2013. Nel 2014 ne sono stati infatti reclutati 24.141 e soltanto un quarto di loro è tornato a donare. I nuovi donatori sono mediamente più giovani: il 25% ha tra 18-25 anni mentre il rapporto maschi/femmine è costantemente a favore dei primi (54%/46%) con una tendenza alla parità solo nei nuovi donatori. Un dato confortante che emerge dal bilancio è l’ottima tenuta dei donatori associati (80%). Nel complesso sono state raccolte 231.775 donazioni, oltre il 90% delle quali eseguite nei servizi trasfusionali.
Nello specifico, secondo i dati riferiti all’indice di donazione per sangue intero 2014 (numero donazioni sangue intero/1000 abitanti 18-65 anni) sul territorio toscano si registrano punte di eccellenza nel caso di Massa (90.29) e Arezzo (90.12) con una media ben superiore a quella regionale (72.42). A seguireViareggio (86.85) Siena (79.58) Livorno (77.15) Pisa (74.97) Lucca (73.55) Grosseto (70.26); decise azioni di recupero vanno messe in atto ad Empoli (65.72)Pistoia (62.81) Firenze (61.87) e Prato (59.61).
“Domani faremo il punto sul lavoro svolto negli ultimi mesi.” Spiega Valentina Molese, direttore del CRS . “Quest’anno è stato cruciale per accreditare tutto il sistema trasfusionale e le sue 14 unità di raccolta, ottenendo ottimi risultati in termini di sicurezza sia per il paziente che per il donatore. Considerando il quadro nazionale siamo soddisfatti anche per ciò che concerne il numero di donazioni anche se purtroppo il trend continua ad essere negativo. L’occasione di domani vuole essere un appello a tutti i potenziali donatori, soprattutto i nostri giovani, a chi in passato ha già donato e che può ancora dare un contributo e a chi già lo fa regolarmente, di aiutarci nell’aumentare il numero di donazioni. Siamo tutti consci del fatto che in futuro il fabbisogno aumenterà per tutti i pazienti cronici e che il sangue non è sostituibile con nessuna terapia e neppure si può comprare. In particolare – conclude Molese – vogliamo porre l’attenzione sul valore della donazione del Plasma, da cui ricaviamo farmaci (immunoglobuline, fattori della coagulazione), in grado di aiutare ogni giorno per tutta la vita numerosissimi pazienti affetti da gravi patologie. La donazione di plasma è possibile anche nei casi in cui la donazione di sangue è controindicata a causa di lieve anemia, come spesso succede alle donne, che attendiamo numerose nei nostri servizi trasfusionali. Rinnoviamo l’invito ad aiutarci a curare, un aiuto che si trasforma in un gesto valoroso che costa solo poco tempo.”