Prato

San Paolo, sembrava un sogno

di Lucia Pecorario Anche adesso, nel momento esatto in cui leggete, c’è qualcuno che, nel chiesino di San Paolo, sta vegliando il Santissimo Sacramento. In silenzio e preghiera, sono ormai oltre 500 i volontari che, da quasi un anno, – saranno 365 giorni il 25 gennaio – a turno, per almeno un’ora alla settimana, si fermano in adorazione di Gesù nella sua presenza eucaristica. Giorno e notte, notte e giorno: continuamente, senza sosta. Giunge a compiere il primo anniversario l’«avventura» dell’Adorazione perpetua che nove parrocchie pratesi del vicariato di Prato ovest, su iniziativa delle parrocchie di San Paolo e di Gesù Divino Lavoratore, decisero di iniziare per essere vicini con la preghiera alla Missione diocesana del Vescovo. E dopo un anno, mons. Guglielmo Pozzi, parroco di san Paolo e promotore dell’iniziativa, può a buon diritto affermare: «È un dono grande e bello che il Signore ci ha fatto». Un dono grande, certamente: e come tutte le cose grandi e belle porta con sé tante conseguenze forti, fortissime, che testimoniano davvero la presenza di Qualcosa di meraviglioso. Mons. Pozzi racconta un episodio toccante, delicato, straordinario: «Una notte, saranno state le 4, in chiesa entra una persona, disperata, con pensieri tragici, estremi. Voleva farla finita con la vita, non aveva più ragione di sperare. Aveva perso anche il lavoro. Resta in chiesa a lungo, a meditare. Infine, torna a casa, salvo. Dopo pochissimo tempo, trova anche un nuovo lavoro». Di fronte a queste notizie di vita, non si può avere dubbi nel parlare di «una grazia – commenta mons. Pozzi – che il Signore ha fatto a tutta la diocesi; in un tempo in cui troppo spesso la fede è messa in crisi, una chiesa sempre aperta è un segnale fortissimo». Un’avventura difficile, ma stupenda, come raccontano le voci degli stessi protagonisti: c’è bisogno di tutti: giovani, adulti, anziani, «che sono le colonne sulle quali questa iniziativa si regge: soprattutto durante il giorno la loro presenza è fondamentale. I giovani, invece, andrebbero coinvolti in numero maggiore». In occasione dell’anniversario, domenica 25, alle 18, mons. Pozzi ha organizzato una celebrazione eucaristica presieduta da mons. Eligio Francioni, il Vicario generale, e a cui sono invitati tutti i fedeli e i parroci della diocesi. Verrà consegnato un dono simbolico a tutti gli adoratori, che poi si recheranno in processione alla piccola chiesa dove è esposto il Santissimo. «Coinvolgere i sacerdoti delle altre parrocchie è importante – sottolinea mons. Pozzi – perché non si tratta di un’iniziativa esclusiva delle parrocchie del vicariato ovest, ma della diocesi tutta. Inoltre, sarebbe bello avere sacerdoti disponibili per le confessioni». Se qualcuno volesse partecipare all’iniziativa, non è certo troppo tardi, anzi: l’adorazione perpetua «andrà avanti per sempre, lo dice il nome».

(dal numero 4 del 25 gennaio 2009)