Lucca
San Paolino, patrono Lucca. Mons. Giulietti: Riportiamo con passione e coraggio gli ideali evangelici tra i giovani
Nell’omelia, mons. Giulietti ha ricordato l’importanza del fare memoria dei padri fondatori, nella Chiesa come nella società: «Oggi siamo invitati a fare memoria di un Santo, Paolino, fondatore di una Chiesa, quella di Lucca. Ma in questi giorni ci sono anche altri anniversari fondativi: tra pochi giorni si celebrerà a Camaldoli l’80° anniversario del Codice di Camaldoli, questo documento, elaborato nel 1943, ha costituito una base importante per la fondazione della Repubblica Italiana e della sua Carta Costituzionale. In questi giorni in tanti paesi del nostro territorio si ricordano i martiri della Resistenza, le tante persone, i sacerdoti, religiosi, laici che hanno pagato con la vita la loro opposizione alla tirannia e il loro desiderio di una società diversa». Poi ha aggiunto: «Tutti fondatori danno la vita, tutti i fondatori sono in un certo senso martiri, testimoni con il proprio sangue e il proprio impegno di un ideale che intendono consegnare agli altri. E tutti i fondatori hanno dato luogo a realtà che rimangono. Noi chiamiamo queste realtà istituzioni, cioè comunità che si perpetuano nel tempo, grazie a vincoli e strutture stabili che manifestano, traducono, quegli ideali e quella passione che hanno generato le comunità». Mons. Giulietti, guardando soprattutto alle nuove generazioni, ha poi invitato tutti a riflettere su un punto: «Ora non ci sfugge che nelle circostanze attuali tutti noi che celebriamo i nostri fondatori, siamo chiamati non più a un’opera di manutenzione, nemmeno straordinaria di quello che il passato ci ha consegnato, ma siamo chiamati a un’opera di rifondazione. Perché le ideologie, le tecnologie, l’evoluzione culturale, spesso minano alla base quegli ideali che costituiscono il fondamento delle istituzioni ci tengono insieme, sia come Chiesa sia come società». Non a caso, durante l’omelia ha annunciato, come poi è avvenuto alla fine della messa, la consegna ai rappresentanti delle Comunità parrocchiali di tutta la diocesi del progetto «Otri nuovi», una proposta pastorale dedicata alla fascia di età 0-30 anni che solleciterà l’intera comunità a farsi carico della crescita cristiana delle nuove generazioni: «La consegna di questo progetto è fatta oggi – ha spiegato mons. Giulietti – perché celebrando un fondatore, San Paolino, anche noi ci sentiamo richiamati a rifondare in questo scorcio di inizio di ventunesimo secolo e del secondo millennio, la nostra Chiesa, riconsegnando ai giovani la nostra passione, quegli ideali e quella forza di comunione che San Paolino ha saputo testimoniare insieme coi suoi compagni alla gente di Lucca e attirandola a Cristo e alla Chiesa». Poi rivolgendosi anche alle autorità civili presenti ha chiosato: «Oggi quindi preghiamo per la nostra Chiesa perché tutti, nessuno escluso, smettano di dire che dei giovani si occuperà qualcun altro. E preghiamo perché anche nella società davvero si facciano investimenti importanti, ciascuno nel posto in cui è stato chiamato, perché i giovani sentano che questo paese è per loro e per questo è giusto e bello che loro ne siano partecipi».
Dopo l’omelia, l’omaggio delle autorità a san Paolino: il Comune di Coreglia Antelminelli con il sindaco Marco Remaschi ha offerto l’olio per la lampada e il Comune di Lucca con il sindaco Mario Pardini, come da tradizione, il cero. Al termine della messa la consegna di «Otri nuovi», elaborato dagli Uffici pastorali della Diocesi assieme all’Arcivescovo, con un lungo lavoro, che ha portato a proposte concrete; chiunque può leggere su www.diocesilucca.it.