San Miniato
San Miniato: il vescovo Paccosi ha consegnato ai sindaci il messaggio per la pace scritto da papa Francesco
Prima di richiamare i contenuti della lettera del Santo Padre, il vescovo di San Miniato ha portato la sua attenzione alle vicende che hanno interessato i territori della diocesi nell’anno appena trascorso.
Come da tradizione che si rinnova ad ogni inizio anno, il vescovo di San Miniato ha incontrato, domenica 7 gennaio, i sindaci, gli amministratori e le autorità militari del territorio diocesano per la consegna del messaggio scritto da papa Francesco in occasione della 57ma Giornata Mondiale della Pace, sul tema dell’intelligenza artificiale connessa alla pace. Era presente all’appuntamento anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. L’incontro si è svolto nella “Sala del trono” del palazzo vescovile di San Miniato.
Monsignor Giovanni Paccosi, che il prossimo 5 febbraio celebrerà il primo anno di ordinazione episcopale, prima di richiamare i contenuti della lettera del Santo Padre, ha portato la sua attenzione alle vicende che hanno interessato i territori della diocesi nell’anno appena trascorso: «Partendo dagli eventi più vicini – ha sottolineato il vescovo -, abbiamo tutti negli occhi l’alluvione del 2 novembre, dramma che ha coinvolto molta della nostra gente, in cui i danni dell’imprevedibile forza distruttiva della natura non hanno però sommerso l’ammirevole dedizione di tanti volontari, che si sono subito lanciati a condividere le difficoltà degli alluvionati, e delle amministrazioni pubbliche che hanno risposto con prontezza all’emergenza. Anche le nostre comunità parrocchiali, le nostre associazioni sono state e sono in prima linea in questa gara di solidarietà».
Un riferimento particolare è stato portato poi al tema dell’emergenza profughi, «che in fuga dalla guerra e dalla povertà arrivano tra noi cercando una vita migliore, a volte anche accettando solo di vivere in estrema precarietà, pur di poter sostenere le proprie famiglie. Anche qui mi sembra di poter dire che il nostro territorio riesce, con ovvie difficoltà, ad accogliere e integrare – poco a poco – questi fratelli che vengono da lontano, nell’attenzione alla dignità di ogni persona».
Il vescovo ha poi citato un recente rapporto dell’Ufficio Studi Coop, che restituisce l’immagine di un “paese in pausa”, «in cui l’attesa e il desiderio di cambiamento e di bene, […] si arrende, sembra, a un’incertezza che fa rimandare lo sforzo di nuovi inizi e impegni rischiosi a un futuro indeterminato». «Uno scenario che ci invita a domandarci continuamente quali sono le risorse ideali che possono aiutarci e aiutare il nostro popolo a rimettersi in cammino con speranza. Questa domanda è particolarmente importante quest’anno, che segna per molti dei nostri comuni anche il rinnovamento delle amministrazioni comunali».
Lo sguardo del presule si è poi allargato su scenari a più ampia scala, toccando i temi del cambiamento climatico e dei conflitti in Ucraina e in Terra Santa, per i quali monsignor Paccosi ha auspicato il rapido avvento di una pace che sancisca anche l’avvio di «cammini di riconciliazione e riconoscimento reciproco».
Per leggere il commento integrale che il vescovo ha fatto al messaggio del Papa si rinvia al seguente link: https://sanminiato.chiesacattolica.it/…/2024_01_07…