Arezzo - Cortona - Sansepolcro

San Michele, la Bibbia in mano guida Arezzo verso il Natale.

I Re Magi avevano la stella cometa, i pastori gli angeli. E noi? Chi può accompagnarci alla grotta dell’incarnazione? Chi può bucare i duemila anni che ci dividono dall’evento per rientrare pienamente nel mistero del Natale? Il Vangelo, certo. Ma anche chi sia in grado di raccontarlo, mostrarne i segreti, sviscerarlo in tutti quegli aspetti che spesso sfuggono. E’ la scommessa degli incontri biblici di San Michele che ripartono martedì 4 dicembre alle 21.15 guidati da don Angelo Silei. Un biblista che non viene da lontano: ma dal Valdarno. E’ il parroco della chiesa del Pestello, a Montevarchi, quindi per pochi chilometri nel confine della diocesi di Fiesole. E’ lui quest’anno il protagonista degli incontri biblici a San Michele, la chiesa a due passi dal Corso di Arezzo.Da tre anni un appuntamento fisso: per due volte all’anno, in Avvento e in Quaresima, incontri serali alla riscoperta del Vangelo. Incontri promossi dalla comunità del Sacro Cuore e dal Vicariato urbano. Una piccola tribuna sulla quale un anno fa salì anche il Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, sempre molto vicino a questa esperienza. Un angolo sul quale già in Quaresima torneranno i monaci camaldolesi, altri fedeli compagni di viaggio. Ma che stavolta è tutto per don Silei.Tre incontri: dopo l’esordio del 4 dicembre, gli altri due appuntamenti sono sempre al martedì, l’11 e il 18 dicembre. Tema? «Marco: il Vangelo degli inizi». Perché don Angelo ha accettato volentieri di far sua la linea della diocesi che quest’anno ha scelto di puntare proprio su Marco. E lo fa con pagine celebri. Martedì saremo proprio alle prime battute del Vangelo di Marco: «Il principio del racconto». In pratica il ministero di Gesù, presentato sullo sfondo del tempo e dell’ambiente. Poi arriveranno il ruolo della sinagoga, il valore del sabato e anche la funzione delle scuole e dei rabbini in Palestina. Un martedì alla volta, nel cuore di una chiesa che è dentro la parrocchia della Pieve e si affaccia nel centro della città. Per un cammino aperto a tutti, fino alle soglie del Natale.