Arezzo - Cortona - Sansepolcro
San Massimiliano martire ispiratore dei civilisti moderni.
C’ era una volta un giovane di nome Massimiliano. Un ragazzo pieno di interessi, pieno di vita. Massimiliano viveva, attorno al 200 dC, nei pressi di Cartagine, a Tabessa. Figlio di un veterano di guerra, Fabio Vittore, aveva il proprio destino segnato. Secondo le leggi del tempo, infatti, era tenuto a seguire la carriera del genitore. Il giovane cristiano, tuttavia, rifiutò tale strada, nonostante fosse riconosciuto abile al servizio militare. Condotto nel Foro, dinanzi al proconsole Dione, fu da questi interrogato circa le ragioni del suo rifiuto. Egli con fermezza rispose: «Non mi è lecito fare il soldato, giacché sono cristiano». Un’affermazione che lo condusse al martirio. Massimiliano morì il 12 marzo 295, colpevole soltanto di credere nei propri ideali. Oggi Massimiliano è il protettore di tutti coloro che hanno scelto di fare il servizio civile. Il 12 marzo viene celebrata questa figura con un evento nazionale che quest’anno si svolgerà a Roma e a cui parteciperanno anche i ragazzi del servizio civile della Caritas aretina. Proprio per rendere omaggio a questa realtà, che quest’anno compie 10 anni, dedichiamo la prima pagina a una testimonianza di chi ha deciso di dedicare un anno agli altri.