Vita Chiesa
San Francesco: Messa ad Assisi. card. Vallini, dire con lui «Dio esiste ed è tutto»
Dopo l’offerta dell’olio e l’accensione della lampada, da parte del sindaco di Roma Ignazio Marino – alla presenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi – il cardinale ha esordito dicendo: “Siamo venuti pellegrini ad Assisi per chiedere l’intercessione di san Francesco su di noi e sul nostro popolo, a nome di tutti i cittadini italiani, ma anche per apprendere da questo gigante della fede e dell’amore cristiano insegnamenti per la nostra vita quotidiana”. Partendo dal Crocifisso di san Damiano, Francesco “riparò la casa di Dio, la Chiesa, la riedificò” e il suo insegnamento “diventò una forma di vita evangelica che da otto secoli porta nel mondo pace e bene”. “Per san Francesco, Dio esiste ed è tutto”, ha sottolineato il cardinale: “Credere in Lui, accogliere la vita ha come conseguenza accogliere gli uomini considerandoli fratelli”.
“Nelle lunghe notti trascorse in una grotta – ha proseguito il cardinale – con un solo nome sulle labbra, ‘Padre’, e due domande, ‘Chi sei tu? Chi sono io’, san Francesco sperimentava la potenza di Dio e tutto diventava sempre ed essenziale”. Nasceva così, grazie a Francesco, “un modo nuovo di sentire tutto: parole, gesti, relazioni”. La povertà del santo di Assisi, ha puntualizzato il card. Vallini, “non è pauperismo: per lui il Vangelo o lo si accetta tutto o lo si rifiuta. Lo accettò senza sconti o interpretazioni riduttive, lo prese come norma di vita. Contro il pensiero dominante del suo tempo, andò controcorrente”. “In un mondo in cui la ragione, la scienza, la tecnologia, sembrano prevalere e diventare l’unica misura della conoscenza umana e del sapere – ha concluso il cardinale – chiediamo il dono della sapienza, quella luce interiore che alla luce di Dio rende semplice la vita col ritorno alla sorgente di tutto: Dio e Dio solo”.