Vita Chiesa
Salute: don Arice (Cei), «le parole di Papa Francesco una road map per il nostro cammino dei prossimi anni»
“Il Pontefice ha ricordato alcune questioni determinanti che hanno segnato il cammino di questi anni: la ricerca e il volontariato, sul quale ha insistito molto. Vogliamo continuare a lavorare su questi aspetti – ha assicurato don Arice -, puntando anche sulla formazione degli operatori e ricordando la generosità di molti”.
Non solo: “Vogliamo prendere molto sul serio quello che il Papa ha detto sul tema della sanità equa, facendo una fotografia della nostra Italia, e sul tema di un sistema veramente sostenibile”. Anche la parte del discorso rivolto agli ospedali cattolici, è parso a don Arice “particolarmente indicativo, con l’invito a saper guardare avanti, eventualmente riconvertendo le opere quando non fossero più significative rispetto a un’offerta di cura che è già data”. Importante anche il fatto che “il Santo padre abbia ribadito che i malati hanno bisogno di un’attenzione spirituale privilegiata”. insomma, “sono indicazioni che non possono essere disattese nel modo più assoluto, perché vanno a offrire la ‘ricetta’, il rimedio per la situazione attuale”.
“Il Papa ci ha anche ricordato due urgenze che affliggono il nostro Paese: le malattie psichiatriche e gli anziani con le patologie neurodegenerative. Francesco ci ha offerto così – evidenzia il direttore dell’Ufficio nazionale – la road map su cui vogliamo fare il cammino dei prossimi anni nella pastorale della salute italiana”. E aggiunge: “Tra le indicazioni del Papa che potremo tradurre in modo molto concreto c’è la richiesta ai parroci e a tutti coloro che sono in qualche modo in contatto con le famiglie di un’attenzione nuova – di cui dovremo studiare le modalità – per i malati che sono nelle case. Francesco ha sottolineato questo aspetto in un modo molto forte chiedendoci di vigilare affinché la solitudine, sia assistenziale sia spirituale, di chi vive l’esperienza della malattia a casa trovi in qualche modo una risposta da parte della comunità ecclesiale”. Di qui l’impegno: “Prossimamente convocherò la Consulta e, ricordando le parole del Papa, proveremo a pensare delle linee di applicazione di questo percorso”.