Si chiude con la notte di preghiera per le vocazioni nella basilica di San Domenico ad Arezzo il «pellegrinaggio del Crocifisso» organizzato dal Centro di pastorale giovanile. La sera di sabato 5 maggio la chiesa che ospita il Cristo del Cimabue farà da cornice ad una veglia «no-stop» che si concluderà la mattina della domenica e che verrà animata dai giovani delle parrocchie, delle associazioni e dei movimenti. Un momento importante che conclude il «tour» fra le comunità parrocchiali della diocesi della riproduzione della Croce del Cimabue.In sette mesi il volto sofferente del Signore ha toccato quasi duecento delle duecentocinquanta parrocchie della diocesi attraendo i giovani che erano i veri protagonisti dell’iniziativa ma anche famiglie, coppie di sposi e anziani. Un’avventura nata nelle stanze del Centro di pastorale giovanile ispirandosi ai mille percorsi fatti dalla grande croce delle Giornate mondiali della gioventù e costruito intorno a un versetto del vangelo: «Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». «E’ stata una esperienza nuova – spiega don Danilo Costantino, una delle menti del pellegrinaggio – Per la prima volta la Pastorale giovanile ha scelto di guardare alle parrocchie proponendo un pellegrinaggio che coinvolgesse l’intera diocesi». I risultati sono stati inaspettati. «Migliaia di ragazzi hanno pregato ai piedi della riproduzione del Crocifisso – afferma don Danilo – In fondo nei giovani c’è una grande sete di sentirsi Chiesa e il desiderio di essere coinvolti in un cammino di fede».In ogni zona della diocesi il crocifisso è rimasto per un mese ed è stato accolto da quattro parrocchie-madri che lo hanno messo a disposizione delle altre comunità. Ciascuna sosta è stata scandita da tre momenti-chiave: una veglia di preghiera, un incontro di formazione e una serata di festa. «Né più né meno come avviene nella vita di tutti i giorni chiarisce Danilo dove si intersecano la fede, la conoscenza e la vivacità».Il finale del «viaggio» è, quindi, sabato 5 maggio quando si svolgerà nel cuore della notte una veglia di preghiera lunga undici ore. L’appuntamento si aprirà alle ore 21.15 con un momento di preghiera guidato dal Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, che proporrà una catechesi ispirata al volto reclinato del Cristo dipinto da Cimabue. Poi saranno i giovani delle sette zone pastorali della diocesi, delle associazioni e dei movimenti ad animare l’adorazione del crocifisso fino all’alba. I momenti sono già scanditi da un programma preciso: alle ore 22 la preghiera sarà animata dalla zona di Camucia e Cortona, alle 22.30 dalla zona Valdarno, alle 23 dalla zona di Castiglion Fiorentino, alle 23.30 dalla zona Valdichiana, a mezzanotte dall’Azione Cattolica, all’1 dalla zona Casentino, alle 1.30 dagli scout, alle 2 dalla zona di Arezzo, alle 2.30 dalla zona della Valtiberina, alle 6 dalle religiose. La veglia terminerà alle 6.30 con la celebrazione delle lodi mattutine insieme alle religiose della diocesi. Durante la notte passerà fra le panche un cesto con i nomi di tutti i sacerdoti della diocesi. «Ciascun ragazzo prenderà un foglietto – spiega don Danilo – e si impegnerà a pregare per i preti che svolgono la loro missione nella nostra Chiesa locale». Per informazioni visitare il sito www.arezzogiovani.it.L’ufficio stampadella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro