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RWANDA, NEGATA ESTRADIZIONE A PRETE DI EMPOLI; IL LEGALE: VICENDA CHIUSA

La corte d’Appello di Firenze ha negato l’estradizione di don Emmanuel Uwayezu, il prete ruandese della parrocchia di Ponzano, a Empoli, accusato nella sua patria di genocidio e complicità in crimini contro l’umanità e arrestato nell’ottobre scorso a Empoli sulla base di un mandato di cattura internazionale emesso dalla magistratura del Rwanda, con richiesta di estradizione.  Secondo le autorità ruandesi sarebbe stato coinvolto nel genocidio di tutsi perpetrato dagli hutu durante la guerra civile in Ruanda. In particolare, don Emmanuel era accusato di essere implicato nel massacro, avvenuto il 7 maggio 1994, di più di 80 alunni, fra i 12 e i 20 anni, del complesso scolastico Misericordia di Maria di Kibeho, sud Rwanda, di cui era l’allora direttore. «La vicenda è chiusa. Don Emmanuel torna ad essere un libero cittadino in questo Stato – ha commentato il suo difensore Franco Borselli -. La Corte ha riconosciuto che non ci sono elementi tali da far anche solo ipotizzare che sia responsabile di ciò di cui viene accusato”.Il sacerdote aveva passato un periodo ai domiciliari; nel novembre scorso, la corte d’Appello di Firenze, accogliendo la richiesta dei legali del sacerdote, Franco Borselli e Luca Menichetti, aveva disposto per don Emmanuel l’obbligo di firma, a Empoli. “Sono stato sempre sereno perché consapevole della mia innocenza e perché ho sempre confidato nel buon corso della giustizia italiana. Mi ha aiutato molto sentire vicino la gente della mia parrocchia, i sacerdoti della diocesi e l’arcivescovo”, ha dichiarato don Emmanuel.