Vita Chiesa

RUINI ALL’ASSEMBLEA CEI: PIU’ GIUSTIZIA PER BATTERE IL TERRORISMO

Il conflitto arabo-israeliano è “una delle maggiori cause di difficoltà” nei rapporti tra cristianesimo ed Islam, che “per il bene di tutti esige di essere rimossa”. Lo ha detto il card. Camillo Ruini, presidente della Cei, aprendo oggi, lunedì 20 maggio, i lavori della XLIX Assemblea generale dei vescovi italiani, in svolgimento in Vaticano fino al 24 maggio.Dopo l’11 settembre “la matrice religiosa” a cui si richiama il terrorismo islamico ha provocato, secondo il presidente della Cei, “una reazione profonda” nei Paesi occidentali, che “si esprime in forme vaiegate e a volte assai discutibili e paradossali, ma che contiene in sé un impulso a riscoprire e valorizzare quell’identità che storicamente e culturalmente ci appartiene e che in larga misura è un’identità cristiana”. Un compito, questo, che per Ruini comporta “la necessità di una forte e costruttiva presenza dell’Europa”, nella cui futura Costituzione deve essere “chiaramente riconosciuto il ruolo, passato e presente, del cristianesimo e delle Chiese”. Bisogna “contrastare e possibilmente eliminare il terrorismo, attraverso un impegno a molteplici livelli e il più possibile condiviso su scala internazionale”, ma anche lottare conto le “scandalose diseguaglianze tra i popoli, il sottosviluppo e la fame”. Per quanto “necessarie e i portanti”, ha proseguito Ruini, “le misure di sicurezza da sole non sono certo in grado di risolvere” il problema del terrorismo, “né possono farlo gli interventi militari, che comportano sempre gravissimi costi umani”, come dimostrano le recenti operazioni in Afghanistan. Di qui la necessità di “contrastare e possibilmente eliminare il terrorismo, attraverso un impegno a molteplici livelli e il più possibile condiviso su scala internazionale”.Ricordando il riavvicinamento tra Russia e Usa e il recente accordo tra Russia e Nato, il presidente della Cei, ha definito “stridenti e immotivate” le recenti “misure di espulsione” dalla Russia del vescovo Jerzy Mazur e del sacerdote italiano Stefano Caprio.L’altra “grande sfida” che per Ruini rimane “aperta” dopo l’11 settembre è quella delle “scandalose diseguaglianze tra i popoli, del sottosviluppo e della fame”. “Globalizzare la solidarietà”, come chiama a fare il Papa, è un “fondamentale impegno di giustizia, etico e culturale oltre che economico e politico”, che “chiama in causa le nazioni più favorite, tra le quali l’Italia, ma richiede anche da parte dei Paesi in difficoltà, e in particolare delle loro classi dirigenti, uno sforzo vigoroso e sincero per rimuovere le cause e le radici interne del sottosviluppo”.Sir

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