Flavio Giannetti: Devoto al lavoro nei campi e alla Madonna del Sasso

di Riccardo Clementi

«Ho come la sensazione di essere stato portato fin qui». Parla mentre con una mano leviga una piccola foglia di uno dei cinquecento olivi in frutto – che costituiscono parte del suo patrimonio ma anche il suo paradiso – e con l’altra accarezza un toro. Mica un gattino o un agnellino: sì, ha pure quelli, agnelli, gatti, cani, maiali, cavalli, mucche, pecore, vitelli. Parla e scherza con tutti, ma ora accarezza il toro che ogni tanto scuote la testa, non tanto per ribellarsi alla mano del suo padrone che anzi pare essergli di gradimento, quanto piuttosto per scacciare qualche mosca che gli si posa sul naso e sugli occhi. Noi ascoltiamo, un po’ attoniti, a qualche metro di distanza perché il toro, insomma, non è che sia il più amichevole degli animali…

No, non stiamo parlando di San Francesco. Ci troviamo a Santa Brigida, frazione collinare del comune di Pontassieve popolata da 800 anime, anno domini 2010, e la persona che ascoltiamo con piacevole sorpresa è Flavio Giannetti: 29 anni da compiere il 27 settembre – un giorno non banale, San Vincenzo de’ Paoli – fondatore e proprietario dell’azienda agricola «La Valle del Sasso», nata dal niente quasi per caso ma non per casualità.

«Quando ero piccolo – continua Flavio, mentre ci guida alla scoperta del suo regno, abitato da flora e fauna e collocato in una posizione in cui i raggi del sole arrivano dritti come binari – mia mamma diceva sempre a mio babbo di tenere qualche animale da cortile ed un fazzoletto d’orto per dare qualcosa di genuino da mangiare a me e alle mie due sorelle. Ecco, il mio lavoro ho cominciato a sognarlo allora e tuttora è a servizio di quella frase».

Una vocazione, così la definisce Flavio, ispirata dalle parole di una mamma amorosa e confermata da mille inconfondibili segni: nato il giorno di San Vincenzo de’ Paoli che fino a 15 anni lavorò con i maiali nei campi, dove cominciò ad intuire la sua strada sulla via della carità e della santità, Flavio è cresciuto in mezzo alla natura e agli animali, un feeling sbocciato immediatamente e maturato nel tempo fino alla definitiva «consacrazione» alla Facoltà di Zootecnia presso l’Università di Agraria a Firenze.

«C’è chi è chiamato a fare cose grandi nella vita, come il presidente degli Stati Uniti – dice Flavio – e chi invece, come me, è atteso da compiti che sono più piccoli ma che vanno adempiuti con altrettanta professionalità, zelo e passione».

Già, cose piccole. Che poi tanto piccole non sono, visto che oggi l’azienda agricola di Flavio conta una ventina di mucche tra piccole e grandi, più di 30 suini, circa 150 conigli, qualche pecora, due cavalli, un toro e circa 500 ulivi. Quando Flavio, esattamente cinque anni fa, nell’autunno del 2005, decise di cominciare l’avventura in quei pochi ettari – che scivolano in modo a volte gentile a volte scosceso lungo la valle all’ingresso di Santa Brigida – non c’era niente. Anzi sì, qualcosa c’era: sterpaglia, erbacce, sassi. Anche nelle tasche di Flavio qualcosa c’era: no, di soldi manco a parlarne, soltanto l’entusiasmo e l’incoscienza dei venti anni accompagnati dalla passione per quel mondo misterioso e a tratti imperscrutabile della natura e degli animali e dall’esperienza maturata sui banchi dell’università e nei campi degli amici contadini. Presupposti per cui può valere la pena rimboccarsi le maniche, predisporsi al sacrificio di tempo e di denaro e giocare una scommessa che oggi pare vinta.

«Ma il merito non è mio», ripete Flavio. Perché tutto quello che ha costruito in questi anni è figlio dei segni di cui sopra, ma soprattutto di un altro irresistibile richiamo che ha dato il nome anche all’azienda: «La Valle del Sasso». Di fronte a quella sorta di verde alcova in cui Flavio lavora e trascorre gran parte delle sue giornate, proprio sul versante simmetricamente opposto, piantato nella collina come un diamante incastonato in un anello, sorge il Santuario della Madonna del Sasso. È lì che la Vergine apparve nel 1484, è da lì che la Vergine continua a dispensare grazie ai figli che a Lei si affidano. Una di queste grazie è toccata a Flavio.

«Sì, è proprio così», riconosce Flavio, che si commuove quando parla di questo argomento. «Sento di essere guidato dalla Madonna del Sasso, a cui sono devoto. Fin da piccolo la mia storia è legata a quel posto. La Madonna mi ha portato fin qui, Lei e i valori che mi sono stati trasmessi mi hanno indotto ad incamminarmi su quest’avventura e ad impostare il lavoro secondo determinati principi. Ed è sempre Lei che mi sostiene e che mi fa avvertire quella sensazione come se qualcuno mi avesse preso per mano e portato fin qui. A volte, quando sono solo in questi campi, e magari piove o fa freddo, e la stanchezza e la paura di non farcela stanno per prendere il sopravvento, mi volto, alzo gli occhi e lo sguardo mi cade puntualmente sul Santuario del Sasso, la cui presenza è forte e rocciosa come il suo nome. Allora mi sento protetto e mi rimetto a lavoro, consapevole che non posso mollare né tradire ciò in cui credo».

Quello che Flavio non può tradire, oltre alla promessa fatta alla Madonna del Sasso e a se stesso, è uno stile di fare economia ormai più unico che raro nel settore agricolo: perché è vero che Flavio vende olio e carne, il che significa che l’allevamento di animali è funzionale al loro consumo, ma è ancor più vero che c’è modo e modo di fare questo tipo di attività.

«Dio ci ha dato in dono il creato, il più grande miracolo che ogni giorno è sotto i nostri occhi – afferma Flavio – e ci ha affidato il compito di farne un uso saggio. La mia azienda parte da questa convinzione: rispetto dell’uomo e degli animali, che cresco secondo i ritmi naturali e con cibi genuini. Perché il prodotto finale è più buono e i miei clienti a cui faccio vendita diretta sono contenti, ma anche per rispetto degli animali e dell’armonia della natura il cui ordine precostituito deve essere seguito. È questo il primo compito di un imprenditore agricolo».

Uno stile che colpisce anche i funzionari dell’Asl i quali, quando passano per controlli, si meravigliano del rapporto tra Flavio ed i suoi animali. Ma per Flavio tutto questo è la cosa più naturale del mondo: «Se un tuo amico ti fa un dono, tu che fai? Lo preservi con cura. Il mio amico è la Madonna del Sasso, il dono è il creato. Il resto viene da sé». Viene da sé, perché anche quando la fatica di lavorare dieci ore al giorno non è sufficiente, basta voltare lo sguardo verso il Santuario e l’ansia si dirada: «Dico sempre a padre Silvano (uno dei monaci della Comunità dei Figli di Dio, che dimora alla Madonna del Sasso, e padre spirituale di Flavio, ndr) che il Santuario, visto dalla Valle, è ancora più bello e portentoso», scherza Flavio, mentre ci saluta per tornare nel suo mondo incantato che per lui altro non è che la sua vocazione…

Benessere degli animali e tutela dell’ambienteL’azienda agricola «La Valle del Sasso di Flavio Giannetti» è una piccola attività che esercita a Santa Brigida, frazione del Comune di Pontassieve, collocata sulle colline fiorentine a 402 metri slm. Uno scampolo di territorio incontaminato, ideale per la coltivazione dell’olivo e per l’allevamento di animali. Splendido è il paesaggio che da Santa Brigida si può ammirare: una lunga distesa di colline che si estende in un orizzonte mai banale, dalle mille sfaccettature e coloriture. L’azienda agricola agisce nel rispetto di due principi: il benessere degli animali e la tutela dell’ambiente, da cui nascono prodotti che assicurano il più alto livello di qualità.

Un’attenzione particolare viene dedicata all’alimentazione degli animali, composta soltanto di fieni di prati locali, cereali della zona acquistati interi e macinati in azienda. Non vengono utilizzate farine preparate da terzi né mangimi composti. Le diete vengono integrate con erba fresca, mele e pere selvatiche e ortaggi di stagione dell’orto aziendale. I vitelli nascono dalle fattrici dell’azienda che li cresce facendoli restare il più possibile liberi, a fianco della madre, nella convinzione che non esista mangime migliore del latte materno. L’ingrassamento è effettuato solo con farine a base di cereali (orzo e mais) e leguminose (favino), ma soprattutto con fieno di prato e con erba fresca. In questo contesto opera Flavio Giannetti che, forte degli studi universitari in zootecnia, adotta un metodo di lavoro che coniuga studi teorici e fase empirica, testando sul campo alcune tecniche sperimentali, quale l’alimentazione dei conigli con semi di cereali germogliati. Flavio fa vendita diretta, sia di olio che di carne fresca che viene venduta in pacchi di misura giusta per consumo domestico contenenti i vari tagli dell’animale. L’azienda agricola, nata in un piccolo ritaglio di terreno, è oggi estesa su 10 ettari dove si trovano olivi, alberi da frutto, gli animali e le strutture necessarie allo svolgimento dell’attività. Per informazioni è disponibile il sito dell’azienda www.lavalledelsasso.it.