Le confessioni cristiane e l’Eucaristia: quali sono le differenze dottrinali?
Vorrei sapere qual è la differenza nel modo di considerare l’Eucaristia tra Cattolici, Ortodossi e Evangelici.
I protestanti, nel XVI secolo, proposero diverse interpretazioni dell’Eucaristia. In Lutero è presente l’idea della «consustanziazione», secondo cui Cristo è presente assieme alla sostanza del pane e del vino. Il riformatore svizzero Zwingli negò ogni legame reale tra pane e vino, che non subirebbero alcun mutamento metafisico, e corpo e sangue di Cristo. Per Zwingli, Cristo si rende presente, per opera dello Spirito Santo, durante la Cena che ricorda le sue parole e i suoi gesti. Calvino sostenne una presenza sia simbolica di Cristo, sia legata alla sua forza spirituale, che è effusa dal suo corpo in cielo sulle anime dei partecipanti all’Eucaristia. Questa posizione, detta «presenza dinamica», è intermedia tra le dottrine di Lutero e Zwingli. La dottrina anglicana afferma la presenza reale di Cristo, senza specificarne il modo.
La teologia moderna ha recuperato il contesto biblico e patristico dell’Eucaristia, riprendendo l’antico significato ebraico di memoriale degli atti di Dio: invocando la presenza di Dio e ricordando i suoi atti di liberatore, i fedeli rivivono quegli atti come presenti. Come Israele rivive la fuga dall’Egitto e l’arrivo nella terra promessa, così i cristiani attualizzano nell’Eucaristia il sacrificio di Cristo sulla croce. Ortodossi, cattolici e anglicani riconoscono un carattere sacrificale all’Eucaristia. I protestanti invece hanno generalmente esitato ad applicare categorie sacrificali all’Eucaristia.