L’acqua, un dono di Dio da proteggere
DI ANDREA DRIGANI
Giovedì 10 luglio, Papa Benedetto XVI ha inviato una lettera al cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, che partecipava, in rappresentanza della Santa Sede, alla Esposizione Internazionale di Zaragoza, dedicata, tra l’altro, alle complesse relazioni che ha l’acqua con l’esistenza dell’uomo ed il mantenimento dell’equilibrio fra i diversi elementi del nostro mondo. Dobbiamo prendere coscienza – scrive il Pontefice – del fatto che, purtroppo l’acqua, bene essenziale ed indispensabile che il Signore ha dato all’uomo per mantenere e sviluppare la vita, è considerata oggi, a causa dell’assedio e della pressione di molteplici fattori sociali ed economici, bene che deve essere particolarmente protetto mediante chiare politiche nazionali ed internazionali e utilizzato secondo criteri sensati di solidarietà e di responsabilità.
Riguardo al diritto all’acqua, diritto universale ed inalienabile, si deve sottolineare – osserva il Papa -che ha il proprio fondamento nella dignità della persona umana; da questa prospettiva bisogna esaminare attentamente gli atteggiamenti di coloro che considerano e trattano l’acqua unicamente come un bene economico. Il suo uso – continua Benedetto XVI – deve essere razionale e solidale, frutto di una sapiente sinergia fra il settore pubblico e quello privato. Il fatto che ai nostri tempi si consideri l’acqua sotto l’aspetto preminentemente materiale – aggiunge il Pontefice – non deve far dimenticare i significati religiosi che l’umanità credente, e soprattutto il cristianesimo, ha sviluppato a partire da essa, dandole un grande valore immateriale, che arricchisce sempre la vita dell’uomo su questa terra. Come non ricordare – rileva il Pontefice – il suggestivo messaggio che ci giunge dalle Sacre Scritture, dove si tratta l’acqua come simbolo di purificazione (Sal 50,4; Gv 13,8) e di vita (Gv 3,5; Gal 3,27). Il pieno recupero di questa dimensione spirituale – ha affermato Benedetto XVI- è garanzia e presupposto per un’adeguata impostazione dei problemi etici, politici ed economici che condizionano la complessa gestione dell’acqua da parte di tanti soggetti interessati nell’ambito sia locale che universale. Concludendo il Papa ha espresso l’auspicio che l’Expo di Zaragoza favorisca nelle autorità competenti le decisioni opportune a favore di un bene tanto essenziale per gli essere umani.