La teologia: risposte alle grandi domande
DI ANDREA DRIGANI
Venerdì 5 dicembre Papa Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla sessione plenaria della Commissione Teologica Internazionale. La prima priorità della teologia – ha detto il Pontefice – come già indica il suo nome, è parlare di Dio. E la teologia parla di Dio non come una ipotesi del nostro pensiero, parla di Dio perché Dio stesso ha parlato con noi. Il vero lavoro della teologia – ha continuato il Papa – è entrare nella parola di Dio, cercare di capirla per quanto possibile e farla capire al nostro mondo, e trovare così le risposte alle nostre grandi domande. Dal punto di vista oggettivo – ha detto ancora Benedetto XVI – la verità è la Rivelazione di Dio in Cristo Gesù, che richiede come risposta l’obbedienza della fede in comunione con la Chiesa e il suo Magistero. Recuperata così l’identità della teologia, intesa come riflessione argomentata e sistematica sulla Rivelazione e sulla fede, anche la questione del metodo viene illuminata. Il metodo in teologia – ha aggiunto il Pontefice – non potrà costituirsi solo in base ai criteri ed alle norme comuni alle altre scienze, ma dovrà osservare innanzitutto i principi e le norme che derivano dalla Rivelazione e dalla fede. Dal punto di vista soggettivo – ha proseguito il Papa – cioè dal punto di vista di colui che fa la teologia, la virtù fondamentale del teologo è di cercare l’umiltà della fede che apre i nostri occhi : questa umiltà rende il teologo collaboratore della verità. In questo modo non accadrà che egli parli di se stesso, arriverà invece a far si che il Signore possa parlare tramite il teologo e la teologia. D’altra parte – ha osservato Benedetto XVI – l’obbedienza alla verità non significa rinuncia alla ricerca; al contrario l’inquietudine del pensiero, che indubbiamente non potrà mai essere del tutto placata nei vita dei credenti, dal momento che sono anch’essi nel cammino dell’approfondimento della Verità, sarà tuttavia un’inquietudine che li accompagna e li stimola nel pellegrinaggio della mente verso Dio e risulterà così feconda. Il Papa ha concluso auspicando che la riflessione della Commissione Teologica Internazionale giunga a riportare alla luce gli autentici principi della teologia, così da comprendere sempre meglio le risposte che la Parola di Dio ci offre e senza le quali non possiamo vivere in modo sapiente e giusto.